di Velania La Mendola
Una delle frasi ricorrenti nelle chiacchiere tra amici quando si parla di libri è: «Eh ci vorrebbe più tempo», «se solo avessi il tempo». Fino ai drastici: «Non ho tempo per leggere». Le vacanze diventano allora, almeno per i lettori, “rifugi di tempo” da dedicare a questo intimo, silenzioso e arricchente momento. Facile a dirsi ma tra parenti, cene, corsa ai regali, studio, quando e cosa leggere per puro e semplice piacere?
TEMPO
Per ricavare un po’ di tempo per leggere si possono adottare diverse strategie:
a) mimetizzarsi tra gli addobbi natalizi per non rendersi reperibili ai familiari che vi cercano per qualche faccenda natalizia;
b) dichiarare apertamente la propria intenzione e barricarsi nella propria camera, come insegnava Calvino in Se una notte d’inverno un viaggiatore: «Dillo subito, agli altri: “No, non voglio vedere la televisione!” Alza la voce, se non ti sentono: “Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!” Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: “Sto cominciando a leggere…!” speriamo che ti lascino in pace»;
c) schiacciare il tasto dell’invisibilità sul cellulare, quello a forma di aereo… tolle et lege, lege et “vola”! (più o meno metaforicamente, perché momento piacevolissimo per leggere è quello in aereo o treno).
LIBRI
Il consiglio per questo Natale è scegliere un titolo per sé e almeno uno da regalare. Di seguito qualche suggestione tra le novità 2018.
Uno splendido saggio di letteratura – come non se ne leggono da anni per la freschezza di pensiero e scrittura – è La funesta docilità di Salvatore Silvano Nigro (Sellerio): una rilettura originale dei Promessi Sposi di Manzoni attraverso il lavoro sulle illustrazioni che fece l’autore investendo denaro e tempo, un lavoro poi disperso dalla tradizione che ha messo sul piedistallo l’opera impoverendola in realtà anche dell’appendice, La storia della colonna infame. Arricchiscono il percorso critico le voci di Leonardo Sciascia, di Natalia Ginzburg, di Mario Pomilio, contestualizzate e rese ancora attuali, così come il titolo manzoniano, attualissimo: la funesta docilità è infatti «l’attitudine a conformare il proprio animo all’“affermare appassionato” della moltitudine».
Per gli amanti dei libri un’altra perla è Vivere con i libri di Alberto Manguel (Einaudi), un appassionato racconto delle nostre biblioteche personali, del rapporto che si instaura con le copie dei nostri libri che vanno a comporre quella cartografia dell’anima legata a ricordi, momenti, persone, un libro che si rifà al saggio di Walter Benjamin Unpacking My Library e che è alla fine una riflessione sull'importanza delle biblioteche pubbliche e delle librerie, presìdi e insieme fini tessitori della trama civile di una comunità.
Per chi pensa, come ha efficacemente sintetizzato papa Francesco, che non ci troviamo in un’epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d’epoca, consigliamo Rimessi in viaggio di Giuliano Zanchi (Vita e Pensiero). È un libro che non ha paura di affrontare alcuni nodi della crisi del cristianesimo in maniera costruttiva e che si apre con un Emmaus update, un aggiornamento della lettura di Luca 24, 13-35: «Noi cristiani oggi sembriamo gente che se ne va per la propria strada, immusoniti e borbottanti, tentati di continuare a parlare tra noi di quello che è accaduto, del passato, di questo presente vissuto come una fine, di come era bello una volta…». Eppure, continua don Giuliano, «lungo la storia abbiamo trovato molte volte il coraggio e la forza di riallinearci alle ragioni del nostro compito di testimonianza. È sempre stato necessario che uno “straniero” si accostasse a noi [vedi Emmaus], le istanze di una nuova cultura, le manate della storia, i bisogni dell’umanità».
Dalle isole verdi del Nord Atlantico ci arriva infine l’antologia Fiabe faroesi (Iperborea) che raccoglie le più antiche fiabe tramandate a queste latitudini: storie di sirene incantatrici, giganti del mare, regni degli abissi e isole abitate da leoni, ispirate dall’oceano che con i suoi imprevisti e misteri circonda il piccolo arcipelago delle Faroe. Raccontate per secoli attorno al focolare nelle lunghe sere d’inverno, questi racconti sono arricchiti dalle illustrazioni di un professore dell’Università Cattolica, Lorenzo Fossati, che generosamente ha disegnato per Cattolicanews qualche scena di lettura natalizia che qui vedete: e non è un caso che nel presepe si legga il libro di uno straniero in cammino (e viceversa).
Buone letture e un caro buon Natale.