Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.
Vangelo di Giovanni (Gv 11, 45-56)
Ascolta "Nella croce del Figlio, Dio manifesta amore senza limiti" su Spreaker.
È questo l’ultimo dei segni che Gesù opererà prima della sua morte. L’effetto del segno coinvolge dapprima i Giudei che hanno assistito al miracolo, poi le autorità religiose e infine Gesù stesso.
Alcuni degli abitanti di Gerusalemme traevano reddito grazie al tempio, ed è proprio per questo motivo che non credono all’opera di Gesù che opera salvezza al di fuori del luogo sacro per eccellenza. Tale condizione è ben presente nella nostra modernità, dove molte scelte importanti e parte della nostra eticità deve fare i conti con l’utilità economica.
Se l’autorità di Gesù cresce, il rischio è che sia riconosciuto dai romani e che venga scelto al posto del tempio e delle sue autorità. È la perdita del potere e con esso degli equilibri socio-politici accaparrati. Ancora nella nostra contemporaneità ogni decisione politica deve garantire l’autorità o il potere di chi la esercita.
Per Gesù che ha dato vita si designa l’orizzonte della croce. Essa esprime sia il male esistente nell’uomo che il bene che Dio vuole a esso. Nella croce del Figlio, Dio manifesta amore senza limiti che si fa carico di ogni nostro limite.
Luca De Santis, assistente pastorale