La più moderna tecnica dell’ablazione a radiofrequenza che elimina le cellule potenzialmente precancerose associate all'esofago di Barret si impara all’European Endoscopy Training Center (Eetc) dell’Università Cattolica di Roma. Medici endoscopisti provenienti da diverse parti dell’Europa - Grecia, Francia, Svizzera, Portogallo - dalla Libia, dalla Macedonia e dalla Polonia si sono incontrati in un training course di due giorni per imparare a trattare la complicanza tumorale dell’esofago di Barrett. L’Eetc è stata scelta come sede ideale dalla Barrx Accademia, ideatrice della nuova tecnologia, perché è una struttura interamente dedicata allo scopo di insegnamento e di formazione in endoscopia digestiva e vanta il riconoscimento di numerose società quali la Società Italiana di Endoscopia Digestiva (Sied), la Società Europea di Endoscopia Digestiva (Esge) e delle Organizzazioni Mondiali di Gastroenterologia e di Endoscopia (Omge-Omed). Medici endoscopisti provenienti da diverse parti dell’Europa - Grecia, Francia, Svizzera, Portogallo - dalla Libia, dalla Macedonia e dalla Polonia si sono incontrati in un training corse di due giorni per imparare a trattare la complicanza tumorale dell’esofago di Barrett. L’Eetc è stata scelta come sede ideale dalla Barrx Accademia, ideatrice della nuova tecnologia, perché è una struttura interamente dedicata allo scopo di insegnamento e di formazione in endoscopia digestiva e vanta il riconoscimento di numerose società quali la Società Italiana di Endoscopia Digestiva (Sied), la Società Europea di Endoscopia Digestiva (Esge) e delle Organizzazioni Mondiali di Gastroenterologia e di Endoscopia (Omge-Omed).
«La nuova terapia - spiega Alberto Larghi dell’ Eetc – è già utilizzata largamente negli Stati Uniti. Uno studio pubblicato nel 2005 evidenzia negli Stati Uniti la prevalenza dell’Esofago di Barrett stimato a 3,3 milioni negli adulti oltre i 50 anni di età ma recenti studi suggeriscono una maggiore prevalenza. L’acido ripetuto può determinare la sostituzione delle normali cellule esofagee con linee cellulari di solito presenti nell'intestino, la nuova apparecchiatura da una nuova speranza ai pazienti affetti da reflusso e complicanze tumorali». L’European Endoscopy Training Center, è stato realizzato dall’Università Cattolica di Roma nel luglio del 2003 ed è un concentrato di tecnologie d’avanguardia, primo esempio in Europa tra le prime strutture nel mondo unicamente dedicata alla formazione in endoscopia digestiva. «Il progresso e il miglioramento continuo dei dispositivi moderni generano nuove tecnologie - spiega Alberto Larghi - che richiedono una formazione continua degli operatori che lavorano nel campo di Endoscopia Digestiva».
European Endoscopy Training Center - La struttura è collocata nel corpo del campus della Cattolica di Roma, occupa una superficie di 500 metri quadrati complessivi su due piani Al piano terra una sala con cinque postazioni dedicate all’insegnamento pratico su modelli e dotate di gas medicali, tavolo di lavoro, colonna videoendoscopica, elettrobisturi, dove possono lavorare in contemporanea gruppi di 4-5 operatori. Accanto a ciò le segreterie e l’ufficio di direzione. Al piano superiore una sala con il simulatore elettronico Simbionix, dotato di un pacchetto di software per l’esercitazione su tutte le procedure endoscopiche; una sala riunioni con biblioteca specializzata e l’aula di didattica frontale con un sistema audio-video gestito dal podio interattivo Simpodio, e il collegamento con le sale del Servizio di Endoscopia del Policlinico Gemelli, per la trasmissione diretta degli interventi.
Sono oltre 1500 i medici endoscopisti, gastroenterologi, chirurgi ed infermieri italiani, europei e provenienti da tutto il mondo che hanno frequentato il Centro di Formazione in Endoscopia in sei anni di attività. Da qui al 2013 sono attesi anche 15 medici provenienti dall’Ecuador, Sudan, Emirati Arabi, Argentina, Egitto, Lithuania, India, Australia che frequenteranno il Servizio di Endoscopia per un periodo di formazione della durata di 1 anno.