In forza alle équipe di urologi del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma, coordinati dal professor Pierfrancesco Bassi, è arrivato anche un laser intelligente made in Italy che consente interventi mininvasivi in campo urologico, con notevoli vantaggi per il paziente e non solo. A cominciare dal minore tempo di degenza ospedaliera (in media un ricovero post operatorio di 1-2 giorni, quindi tra i 2 e i 5 giorni in meno rispetto ad altri trattamenti tradizionali); rapida rimozione del catetere vescicale (in prima giornata post operatoria), minore rischio di sanguinamento (e quindi di trasfusioni), minore rischio di sindrome da iposodiemia (ovvero riduzione della concentrazione di sodio nel sangue dovuta a sovraccarico di assorbimento di liquidi legato alla durata della procedura).
Si tratta del Thulim laser (sistema laser Cyber TM 200 W) per i pazienti affetti da ipertrofia prostatica benigna, per i quali vi è un'indicazione chirurgica, donato al Gemelli dalla Società Quanta System S.p.a., per destinarlo all'impiego clinico nelle strutture assistenziali del Policlinico.
E i vantaggi non si esauriscono qui: con questo laser è possibile trattare anche pazienti con problematiche cardiologiche (per esempio soggetti in terapia anticoagulante per i quali le altre tipologie di intervento sarebbero sconsigliate per l’aumentato rischio emorragico).
«La continua innovazione tecnologica nell’attività assistenziale del Policlinico è uno dei nostri capisaldi per offrire ai pazienti che si rivolgono da tutto il Paese al Gemelli le migliori terapie; l’impiego di questo nuovo laser, frutto della genialità italiana, di cui i nostri pazienti stanno usufruendo per la generosità di Quanta System, bene si inserisce nel contesto di costante acquisizione delle migliori soluzioni cliniche, in particolare modo nell’ambito della chirurgia che prevede trattamenti sempre più mini invasivi e rispettosi dei malati», afferma il direttore generale del Gemelli Enrico Zampedri.
Paolo Salvadeo, amministratore delegato della Quanta System, spiega il perché di questa donazione: «Non potevamo rimanere insensibili alle necessitá di una delle piú importanti realtá ospedaliere del nostro Paese. Il laser rappresenta ormai la tecnologia piú all’avanguardia nella realizzazione di molti interventi chirurgici. Rende piú preciso ed efficace l’intervento del chirurgo e piú leggera e meno traumatica la degenza al paziente. In altre parole, migliora la vita. Con questa donazione, vogliamo dare una dimostrazione pratica di quella che é da sempre la nostra missione: prenderci cura delle persone, i nostri capolavori».