Il Policlinico universitario “A. Gemelli” è consapevole delle enormi difficoltà che si stanno incontrando per assicurare la sostenibilità economico finanziaria del Servizio sanitario della Regione Lazio e della complessa azione di riduzione del disavanzo in cui è impegnato il Commissario Ad Acta. Di questo progetto e di questa azione di risanamento il Policlinico Gemelli è anticipatore e vuole essere uno dei principali protagonisti. Di ciò è prova concreta il Piano strategico del Gemelli 2012-2016, approvato dal CdA dell’Università Cattolica lo scorso giugno e in fase di attuazione, che porterà entro il 2014 alla riduzione dei costi globali di oltre 70 milioni di euro realizzata in particolare attraverso interventi di efficientamento, di riduzione dei costi di beni e servizi e del costo del lavoro, senza diminuire il numero delle prestazioni erogate e prevedendo un aumento della complessità della casistica trattata.
Per il Gemelli essere dentro l’imprescindibile percorso di risanamento significa l’attuazione di provvedimenti, in corso di realizzazione, quali la riduzione - decisa autonomamente - di oltre 200 posti letto. Il Piano prevede, inoltre, un miglioramento delle performance e dell’efficienza ottenute grazie a una riorganizzazione complessiva dell’offerta assistenziale per Poli (Emergenza, Oncologia, Donna, Cuore, Neurologia), percorsi di cura centrati sul paziente e per reparti a diversa intensità assistenziale. Questa complessa riorganizzazione permetterà di raggiungere obiettivi quali la riduzione della degenza media di un giorno. Inoltre, anche attraverso accordi e collaborazioni internazionali, saranno garantiti investimenti in tecnologie biomediche innovative e in ricerca tra cui si segnala l’apertura del Gemelli Clinical Trial.
Alla luce di questo impegno per il risanamento e per il riequilibrio economico finanziario, su cui pesano i crediti di oltre 800 milioni di euro vantati verso la Regione Lazio, qualsiasi nuovo intervento legislativo che taglia in modo lineare le risorse a disposizione per l’erogazione dell’offerta assistenziale per i cittadini di Roma, del Lazio e d’Italia rischia di vanificare gli sforzi a oggi sostenuti e la stessa attuazione del Piano strategico, le cui linee di azione erano state concordate con la Regione Lazio. In questo quadro si inserisce il notevole taglio sul budget 2012 previsto dai Decreti n. 348 e 349, i cui contenuti, malgrado il precedente e recente accordo con la Regione, non sono stati né negoziati né conosciuti e senza che ne siano state valutate le conseguenze. Tale taglio, quantificabile in 29 milioni di euro (che equivalgono a circa il 30% dei tagli previsti per tutte le strutture sanitarie accreditate del Lazio) va a incidere pesantemente sul budget per l’anno in corso di 529 milioni sottoscritto il 14 settembre tra il Policlinico Gemelli e la stessa Regione Lazio, il cui ammontare è stato definito proprio in misura del riconoscimento del ruolo centrale del Gemelli nel Servizio sanitario regionale. Di questo taglio circa 5 milioni sono relativi alle funzioni per l’Emergenza e per il Pronto soccorso senza riduzione delle prestazioni erogate.
Non solo. In conseguenza di tale intervento sul budget non sarà possibile aprire attività già programmate proprio con la Regione Lazio quali il potenziamento, consistente nel raddoppio dei posti letto, dell’Uoc di Terapia intensiva neonatale, in quanto ciò comporterebbe un aumento dei costi insostenibili da parte dell’ospedale.
Ancora una volta, piuttosto che intervenire sulla programmazione sanitaria regionale al fine di garantire il diritto alla salute dei cittadini in un quadro di sostenibilità economico finanziaria del sistema, si è deciso a tavolino di intervenire con tagli lineari per giunta fatti in via retroattiva.
Questi interventi vanno a colpire pesantemente il Policlinico Gemelli di cui vanno ribaditi il ruolo e le funzioni pubbliche che svolge per il Servizio sanitario nazionale e regionale e che offre gratuitamente assistenza senza fare selezione di pazienti sulla base della redditività delle patologie e senza calcoli di remunerazione dei casi da trattare. Il Gemelli, quale policlinico universitario non statale, svolge cioè un servizio identico a quello delle strutture pubbliche di pari alta complessità.
In conclusione, il comportamento della Regione Lazio rischia di compromettere, fino a vanificarli, gli sforzi che il Gemelli, insieme a tutto il personale, sta facendo con l’attuazione del Piano strategico per ristrutturare i propri processi e contenere i costi al fine di raggiungere l'equilibrio economico entro i prossimi due anni e mantenere gli elevati standard assistenziali a beneficio di tutti i cittadini.