Benedetto XVI, nel suo messaggio per la XIX Giornata Mondiale del Malato, ha invitato a «riflettere sul mistero della sofferenza» e, soprattutto, a «rendere più sensibili le nostre comunità e la società civile verso i fratelli e le sorelle malati». Presso la sede di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si è voluto rispondere concretamente a una tale autorevole sollecitazione: per questo venerdì 11 febbraio 2011, nella hall del Policlinico “Agostino Gemelli”, si è svolta una tavola rotonda sul tema La sofferenza del malato umanizza la società e santifica la Chiesa.
All’iniziativa – promossa dal Centro pastorale dell’Ateneo in sintonia con l’Ufficio nazionale per la Pastorale della sanità della CEI – hanno partecipato con le loro testimonianze Lia Ceccarelli, Laura Gerardino, Anna Rubini e suor Giuseppina, in rappresentanza rispettivamente dei malati, dei medici, dei volontari e delle suore di Maria Bambina del Gemelli. Nell’introdurre i lavori, don Angelo Auletta, assistente pastorale del personale, ha ricordato che «il servizio verso chi soffre va offerto ogni giorno, ma in occasioni come questa è possibile concentrarci maggiormente per favorire una più giusta attenzione nei loro confronti». Infatti, poiché la sofferenza fisica costituisce per ciascuno una forte ‘provocazione’, è quanto mai necessario che il suo peso, affinché sia almeno tollerabile, venga condiviso.
Ecco il senso delle voci chiamate ad animare l’incontro: non astratte ‘categorie’, bensì persone in carne e ossa che hanno raccontato il proprio vissuto con toccante sincerità. Se, come si legge nell’enciclica Spe salvi, «una società che non riesce ad accettare i sofferenti […] è una società crudele e disumana», è allora importante convincersi che sopportare il dolore e combattere il male non spetta solo ad alcuni più sfortunati, o ai loro familiari, ma è dovere di tutti quelli che intendano prendersene autenticamente cura, sempre affidandosi al dono della speranza. In una tale prospettiva, a conclusione della giornata, presso la cappella del II piano del Policlinico ha avuto luogo una celebrazione eucaristica durante la quale è stato somministrato il sacramento dell’unzione per gli infermi.