«Con grande soddisfazione oggi è possibile annunciare il rinnovo della convenzione per il Centro di Ricerca per lo sviluppo imprenditoriale (Cersi), per il quadriennio 2010-2013.» Con queste parole il rettore Lorenzo Ornaghi, ha sottolineato lo scorso 11 febbraio l’importanza del consolidamento del Cersi, alla presenza dei referenti degli enti partner, convenuti presso la Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini per la firma dell’apposita convenzione.
Prendendo atto con soddisfazione degli ottimi risultati raggiunti dal Cersi nel primo quadriennio di vita, il rettore ha ringraziato vivamente la Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini, nella persona del presidente Giovanni Arvedi, per aver promosso e fortemente sostenuto l’iniziativa. Un ringraziamento particolare il Rettore ha rivolto a tutti gli Enti che hanno deciso di rinnovare la partnership con il Centro, nelle persone dei loro Rappresentanti: Gian Domenico Auricchio, Camera di Commercio; Mario Caldonazzo, Associazione Industriali; Antonio Davò, Banca Cremonese Credito Cooperativo; Sante Maria Baldrighi, Associazione Piccole e medie Industrie (Api); Antonio Piva, Libera Associazione Agricoltori Cremonesi; Eugenio Torchio, Coldiretti; Renzo Nolli, Confcooperative; Massimo Rivoltini, Associazione Artigiani di Cremona; Massimiliano Montani, Confederazione Nazionale dell’Artigianato; Giuseppe Capellini, Libera Associazione Artigiani di Crema; Claudio Pugnoli, Associazione del Commercio del Turismo e dei Servizi; Valter Galbignani, Seri-Art srl.
Il Cersi mira a contribuire allo sviluppo della realtà imprenditoriale locale (con particolare attenzione alle imprese di piccole e medie dimensioni), attraverso la produzione di conoscenza utile a interpretare i fenomeni legati alla competitività nazionale e internazionale, nonché attraverso il trasferimento alle imprese di competenze manageriali avanzate e la diffusione di una cultura economica e imprenditoriale competente e lungimirante, capace di supportare la crescita delle imprese esistenti e di favorire la nascita di realtà aziendali innovative. Si tratta del quarto centro di ricerca per la sede di Cremona dell’Università Cattolica. Si è affiancato infatti al Centro Ricerche Biotecnologiche e all’Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici (entrambi della Facoltà di Agraria) e al Servizio Informativo Economico Sociale (della Facoltà di Economia).
Il consolidamento del Cersi caratterizza ulteriormente le attività della facoltà di Economia presso la Sede di Cremona, presente a livello didattico con il Corso di laurea triennale in Economia aziendale (curriculum in Economia e gestione delle imprese). L’attenzione allo sviluppo imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie aziende, è quindi un carattere distintivo delle attività formative e di ricerca promosse dalla Facoltà di Economia a Cremona. Il Cersi rappresenta anche un’esperienza emblematica di collaborazione tra Università, soggetti del mondo economico-produttivo e realtà imprenditoriali. In un periodo in cui da più parti si sottolinea l’importanza di investire in ricerca e innovazione – anche e soprattutto in tempi di crisi -, per consentire al nostro sistema produttivo di competere a livello internazionale, è significativo che a Cremona si rafforzi un Centro di ricerca proprio con tale finalità.
Il contributo di soggetti privati al Cersi è ancor più meritorio, perché testimonia una volontà comune in questa direzione. Lo sviluppo dell’Università Cattolica di Cremona, che ha aperto le proprie attività il 19 novembre 1984 con l’inaugurazione della Smea (ora Alta Scuola in Economia Agro-alimentare), si è reso possibile grazie alla proficua collaborazione con la Provincia, il Comune, la Camera di Commercio di Cremona, l’Istituto Gregorio XIV per l’educazione e la cultura e la Regione Lombardia. A maggior ragione oggi, con il consolidamento della collaborazione con gli Enti partner del Cersi, è possibile affermare che le principali forze pubbliche e private si sono mobilitate intorno a una realizzazione di grande significato e spessore culturale per tutta la comunità cremonese, con un rilievo scientifico internazionale.