A quando risale l'invenzione degli occhiali? Chi ha inventato le asole dei bottoni? E come si scaldava la casa prima dell'elettricità? Le risposte aneddotiche a queste domande hanno fatto da corona al dialogo gustosissimo tra Piero Angela e Luciano Onder, nell'ambito del ciclo di incontri letterari “Il Cielo nelle stanze”, promosso dal Gemelli e dalle Librerie Arion. Insieme a Piero Angela, volto e voce storici della Rai - il suo primo contratto risale al 1952, ha rivelato - lo storico medievista Alessandro Barbero, che, nelle vesti di narratore è vincitore del Premio Strega 1996. L’occasione di questo incontro è stata offerta dalla presentazione del libro "Dietro le quinte della storia", che si è svolta il 17 gennaio, in un'affollata hall del Policlinico, con il consueto collegamento con le stanze di degenza grazie al sistema televisivo a circuito chiuso dell’ospedale.
Dalla celebre trasmissione Rai Superquark Piero Angela e Alessandro Barbero hanno ripercorso la storia dell'umanità tra esaltanti scoperte della vita dei nostri antenati e un salto nel futuro, attraverso la scienza, per aiutare a comprendere i più grandi misteri del pianeta.
Come deve essere un divulgatore scientifico? ha chiesto Onder. «Innanzi tutto deve mettersi nei panni degli altri - ha spiegato Angela - e cioè di un pubblico televisivo estremamente diversificato. Poi deve comprendere le cose e riproporle utilizzando un linguaggio alla portata di tutti. Una sorta di “traduttore” da italiano a italiano, da professionista a non addetto ai lavori» - ha continuato il giornalista, a cui è stato addirittura intitolato un asteroide quale riconoscimento per la sua attività di divulgatore scientifico.
«Una scoperta scientifica cambia il mondo più di un trattato diplomatico» - ha chiosato Barbero, storico attento anche ai piccoli avvenimenti, rappresentante della cosiddetta storiografia della “Scuola delle Annales”, che, per ricostruire un’epoca storica, accanto agli avvenimenti si avvale di altre discipline, quali la sociologia e la psicologia. «Il Medioevo non è quel periodo buio che comunemente si pensa sia stato – ha spiegato al pubblico Barbero – ma è un’epoca ricca di tante scoperte che ci hanno cambiato la vita, come quella degli occhiali. Noi contemporanei siamo figli di tante invenzioni che hanno segnato e cambiato nel tempo la storia dell’umanità».
A fine intervista bagno di folla per Piero Angela, che si è concesso con grande simpatia agli scatti dei telefonini dei pazienti e dei tanti giovani studenti della facoltà di Medicina, che, forse, un po’ di passione per la scienza hanno attinto dal suo lungo lavoro di divulgazione nella televisione italiana, da Quark in poi.