Walter Ricciardi, docente di Igiene e medicina preventiva della Facoltà di Medicina, è il nuovo presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Lo ha comunicato con una nota ufficiale il Ministero della Salute dopo la registrazione della nomina da parte della Corte dei Conti, ultimo passaggio formale. Ricciardi era già commissario dell'Iss dal 10 luglio del 2014.
Grande soddisfazione è stata espressa dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «La nomina del prof. Walter Ricciardi alla presidenza inaugura una fase nuova per l'Istituto Superiore di Sanità, al centro di una strategia di innovazione e rilancio della ricerca biomedica italiana. Da commissario straordinario – ha detto il ministro - il professore Ricciardi, in un solo anno di lavoro, è riuscito a sanare il bilancio dell'ente e dimostrato di avere una visione strategica per il futuro dell'istituto. A lui adesso la guida di un programma di lavoro che deve portare il nostro Istituto a primeggiare a livello internazionale recuperando quel ruolo che lo ha fatto essere nel suo passato il fiore all'occhiello della sanità italiana sia nell'attività di ricerca che nelle innumerevoli attività di prevenzione e controllo svolte al servizio dei cittadini».
«Personalmente – ha aggiunto la Lorenzin - sono molto felice che il nome di Ricciardi, abbia avuto pieno apprezzamento dal presidente Matteo Renzi e dal governo tutto e trovato un grande consenso all'interno del Parlamento, come dimostrato nelle audizioni sostenute in Commissione, alla Camera e al Senato. Ricciardi, che unisce altissime qualità scientifiche a ormai comprovate capacità di gestione è una figura di altissimo profilo che sono certa saprà mettere in campo le azioni necessarie per rilanciare una delle più grandi istituzioni scientifiche del Paese».
«Oggi - ha detto il neopresidente Walter Ricciardi - si apre un nuovo percorso che spero possa raccogliere i frutti del lavoro di questi mesi. È una sfida che sono onorato di accogliere e non riguarda solo l'Istituto ma tutto il Paese che ha bisogno di veder rinascere e valorizzare il grande patrimonio di conoscenze e esperienze che ho potuto apprezzare in questi mesi di lavoro comune. Confido proprio in questo patrimonio, nella sua capacità di rinnovarsi e nel suo spirito di servizio, per rispondere alle nuove esigenze del mondo sanitario e costruire un Istituto che, senza dimenticare le sue radici, guardi al futuro e tuteli sempre meglio la salute di tutti i cittadini».