Un libro può essere terapeutico, liberatorio, importante per rielaborare la perdita di una persona cara e può anche essere ricco di informazioni utili per affrontare la malattia di un proprio congiunto, quando ci si sente soli e disorientati. È tutto questo il libro “E sono corsa da te” (Mondadori) di Rosanna Lambertucci presentato per la prima volta giovedì 19 febbraio nell’ambito de “Il cielo nelle stanze”, gli incontri letterari dedicati ai degenti del Gemelli svolti nella Hall del Policlinico Gemelli e curati da Luciano Onder.
La giornalista e conduttrice Tv ha discusso dei temi del libro con i professori Massimo Antonelli, direttore del Centro di Ateneo per la Vita della Cattolica, Vincenzo Valentini, direttore dell’Unità operativa di Radioterapia del Policlinico A. Gemelli, e monsignor Lorenzo Chiarinelli, vescovo emerito di Viterbo. Questo incontro sul dolore e la speranza è stato organizzato in collaborazione con il Centro di Ateneo per la Vita dell’Università Cattolica, la direzione del Policlinico e le librerie Arion. Tra il numeroso pubblico, monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’ateneo.
Il libro “E sono corsa da te” è il racconto vero e appassionante di una vicenda che ha visto Rosanna Lambertucci protagonista di un carico di fatica, di dolore ma anche di amore e di speranza nell’assistere una delle persone più care della sua vita: il marito, Alberto Amodei, papà della figlia Angelica, nonno di Caterina, colpito improvvisamente da una emorragia cerebrale trattata al policlinico Gemelli. Di lì a poco, tuttavia, si scoprirà anche un tumore all’esofago con metastasi che, nonostante tutti gli sforzi, lo porterà alla morte. Ma la malattia è l’evento che riunirà l’autrice con il suo ex marito.
La giornalista racconta che durante il ricovero di suo marito senza rimpianti ha sospeso ogni impegno lavorativo per stargli vicino, giorno dopo giorno. Un impegno, spiega l’autrice, durato due anni, due lunghissimi anni, non dovuto, non scontato ma che l’ha ripagata con una moneta spirituale di inestimabile valore.
È la storia di ”Quel maledetto giorno di settembre” - quando l’autrice intuisce che Alberto ha un problema molto serio e che non c’è nemmeno un minuto da perdere, nemmeno il tempo di aspettare l’ambulanza. «Dopo poco arriverà la diagnosi: emorragia cerebrale. In quel lungo periodo di malattia, come per miracolo, tutte le distanze fra di noi sono scomparse». Le parole che erano mancate nel nostro matrimonio e soprattutto all’epoca della separazione, vent’anni prima, ritrovano lo spazio di condivisione inaspettato e profondissimo - ha spiegato commossa Rosanna Lambertucci.
La scrittrice, alla domanda di Luciano Onder: “perché questo libro?”, racconta alla numerosa platea dell’ospedale che inizialmente non aveva nessuna intenzione di scriverlo, ma tutto è partito da una lettera indirizzata a suo marito per non “lasciarlo andar via”, perché, racconta, «sentivo di dovergli parlare, perché sentivo che mi avrebbe ascoltato». Una riflessione appassionata e sincera quella della Lambertucci sulla malattia, sul dolore e sulla speranza e sull’amore che può riunire ciò che la vita ha separato.
«Una dedizione totale quella di Rosanna» - ha detto monsignor Lorenzo Chiarinelli - intervenendo al dibattito. «Si sono confrontati, si sono confortati, si sono consolati in quella complicità che durante la malattia lega chi soffre a chi è vicino». «Nel momento della malattia - ha poi detto Massimo Antonelli - si diventa giganti, si riesce a gestire la malattia che riesce a mettere ordine in noi stessi, eliminando il superfluo e guardando all’essenziale della vita». «Perché - ha continuato Vincenzo Valentini - esiste la speranza ma anche il destino in ogni paziente. Il medico deve intercettare il modello di equilibrio e accompagnare il paziente nelle cure con la percezione di fare il giusto».
«Il libro - ha detto la Lambertucci - si rivolge a chi in silenzio, lottando contro mille difficoltà, ha dedicato o dedica o dedicherà parte della loro esistenza a sostenere un padre, una madre, un marito, una moglie, un compagno, un figlio». Contiene una serie di suggerimenti utilissimi a chi si ritrova in situazioni difficili: come organizzarsi, se e come informare il proprio caro del quadro clinico, quali aiuti sono dovuti e quali invece devono essere attivati privatamente e tanti altri piccoli, ma decisivi dettagli utilissimi ad affrontare il momento difficile della malattia ma ancora più difficile quello della separazione. L’autrice ha voluto così raccontarsi e raccontare le fasi più dure e di prova dell’esistenza. Un’esperienza di terapia del dolore nella testimonianza di chi, come Rosanna Lambertucci, si occupa di benessere da una vita.
L’AUTRICE
Rosanna Lambertucci, giornalista, scrittrice, autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, è stata l’antesignana dei programmi dedicati alla salute e al benessere. Il suo Più sani più belli è ancora un seguitissimo appuntamento sul Web (www.piusanipiubelli.it) e un magazine, Più Sani Più Belli, ogni mese in edicola. Ha pubblicato numerosi libri fra cui, per Mondadori, Più magri più belli, La dieta integrata, La salute vien mangiando, Il viaggio dimagrante, Le diete della salute e Dimagrire con i perché.