Un’etichetta che rivela la sostenibilità della filiera che sta dietro un bicchiere di vino e un pacchetto di percorsi formativi per formare gli operatori del settore. “Viva Sustainable Wine” è tutto questo.
L’iniziativa avviata nel mese di luglio 2011 dal ministero dell’Ambiente per misurare e per migliorare le performance di sostenibilità della filiera vitivinicola. La fase di sperimentazione ha coinvolto nove tra i maggiori produttori italiani di vino. Grazie a essa sono stati messi a punto quattro distinti indicatori di sostenibilità (Acqua, Aria, Territorio e Vigneto), corredati dai relativi disciplinari, e un’etichetta, apponibile sulle bottiglie dei produttori che hanno avviato volontariamente la procedura di certificazione. L’etichetta e l’apposito QRCode rinviano a una pagina web dedicata e a più approfondite descrizioni della performance ambientale del produttore. Uno strumento di trasparenza, dunque, a beneficio del consumatore che intenda saperne di più sulla condotta dell’azienda, sui suoi risultati attuali e sulla loro evoluzione nel tempo.
Il progetto si è tradotto anche nel corso "Viva Sustainable Wine – Le procedure di applicazione, verifica e comunicazione”, dedicato agli operatori della filiera vitivinicola, che si è svolto dal 7 all’11 settembre a Palazzo Trecchi a Cremona.
Il corso costitutiva un nuovo appuntamento formativo del catalogo Ceep – Cremona Executive Education Program, l’iniziativa dell’Università Cattolica che, con il sostegno dei principali enti pubblici ed associazioni professionali della Provincia di Cremona, punta a favorire la disseminazione delle più avanzate conoscenze sui temi portanti dell’Esposizione universale milanese. Oltre a questi, l’iniziativa gode del supporto ufficiale di Expo Milano Spa, del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e di Regione Lombardia.
Al tempo stesso, l’iniziativa rappresentava il primo appuntamento “in aula” del progetto di formazione continua organizzato dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il supporto scientifico dell’Università Cattolica, in favore dei vitivinicoltori e dei loro consulenti.
I partecipanti al corso - 20 in tutto, provenienti da diverse regioni d’Italia - hanno potuto acquisire le informazioni fondamentali, necessarie all’ottenimento della certificazione di sostenibilità. Per trasmettere questi contenuti, sotto il coordinamento scientifico del professor Ettore Capri, direttore del centro di ricerca Opera dell’Università Cattolica, e di Fiamma Valentino per il ministero dell’Ambiente, si è ricorsi, sia a lezioni di tipo teorico, che a esercitazioni basate sul software ad hoc, nonchè alla discussione di concreti casi aziendali. La visita alla sede dell’Esposizione universale e la partecipazione all’evento “Vino: modello di sostenibilità e benessere”, svoltosi presso il Padiglione Vino l’11 Settembre, hanno completato il programma formativo.
Grande la soddisfazione dei partecipanti al termine di questa esperienza. Fin da subito, infatti, hanno potuto apprezzare l’utilità pratica dell’insegnamento, rispetto alla concreta operatività aziendale, ed entrare a far parte del network di Viva – quindi, garantirsi anche per il futuro l’accesso ad un servizio di assistenza qualificato. Tanto il progetto Ceep, quanto Viva continuano ora a portare avanti le proprie attività, perché crescano e portino frutto i valori della formazione continua e della tutela dell’ambiente e della salute dell’uomo.
I produttori che attualmente aderiscono al programma sono: Arnaldo Caprai, Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, Cantine Riunite & CIV, Castello Monte Vibiano Vecchio, Donnachiara, F.lli Gancia & Co, Guido Berlucchi & C, La Cedraia, Marchesi Antinori, Masi Agricola, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Perla del Garda, Planeta, Principi di Porcia, Tasca d'Almerita, Venica&Venica, Vicobarone, Villa Sandi, Vinosia.