L’Università Cattolica è nata nel 1921 grazie alla passione, al talento e all’impegno dei cattolici italiani. Per decenni è stata sostenuta dalle offerte di tutte le parrocchie, persino le più povere e sperdute del paese. Lo scopo comune era promuovere la migliore gioventù senza mezzi e fuori dai circuiti della gente che conta.
Tutta la Chiesa italiana sosteneva con forza l’Università Cattolica per mettere le scienze e le arti al servizio dell’uomo. Nel secolo dei totalitarismi e degli eccidi di massa ciò significava impegnarsi per lottare e per accendere in tutti la passione per la libertà, la pace e la giustizia sociale. Oggi? Ha ancora senso sostenere l’Università Cattolica?
Sì. Per tre motivi.
Il primo è perché i nostri giovani cercano il loro posto nel mondo e spesso non lo trovano. L’Istituto Toniolo, che è l’ente fondatore della Cattolica, produce ogni anno il più importante rapporto italiano sulla condizione giovanile. Dalle indagini si ricava che l’Italia ha un numero superiore, rispetto agli altri paesi europei, di giovani sfiduciati che non lavorano e non studiano. Stiamo perdendo il futuro. Il sistema paese non funziona. L’Università Cattolica è impegnata in prima linea contro questa sconfitta nazionale. Come? Non solo con una formazione eccellente, ma con continue iniziative, ricerche e progetti di ordine politico e sociale volti a risolvere il problema.
Il secondo è che l’Università Cattolica è l’unica università che si rapporta continuamente e costantemente con la comunità ecclesiale e la società civile. Non c’è docente, centro di ricerca, facoltà o istituto della Cattolica che non sia impegnato in attività per la cura e il benessere delle persone, delle comunità, del paese. C’è un legame strutturale, un affetto, una passione e un impegno comuni tra i cattolici - studenti, docenti, personale tecnico - che lavorano in Cattolica e i cattolici di tutto il paese. Fare comunità, formare comunità, essere comunità, è l’unica vera risposta alla logica individualista che sta devastando le persone, le coppie, le famiglie, le città, i paesi del mondo.
Il terzo è che voi siete il cuore dell’Università Cattolica, non a caso dedicata al Sacro Cuore. Il Cuore di Cristo. Simbolo dell’Amore divino. Il vero senso di ogni amore. Amore per la vita, per i figli, per il paese, per l’arte, per il creato.
Ma come incarnare, qui oggi, questo Amore? E nella realizzazione di questo amore chi è più bravo? Chi sa o chi ama? Ecco il cuore di questa giornata.
Incontrarci non solo per sapere quali lauree, carriere potrebbero conseguire i figli, o per manifestare le problematiche che la Cattolica dovrebbe affrontare, ma soprattutto per venire a conoscere e per far conoscere la generosità nascosta e l’intelligenza dell’amore di molte persone, qui e in tutta la Chiesa presenti.