«Se un anno fa mi avessero detto che avrei studiato negli Stati Uniti non ci avrei mai creduto: ed ecco così che il sogno di una vita si è realizzato e, a pochi mesi dal conseguimento della Laurea magistrale, mi ritrovo dalla tranquilla e nebbiosa Piacenza alla soleggiata e calda California, più precisamente a Davis, nel Campus di Scienze e Tecnologie Alimentari più blasonato d’America.
Dopo una prima esperienza all’estero a Bruxelles, che mi è servita da “palestra”, nel centro di ricerca OPERA (dell’UCSC), mi ritrovo catapultato negli States, in un Campus immenso e da vero film americano, con 60mila studenti e con un traffico di biciclette ininterrotto: proprio così biciclette, il mezzo ufficiale di Davis, di cui è la capitale statunitense, tanto da avere una Hall of Fame!
Il primo impatto è stato quello di una struttura regolata alla perfezione, con ogni tipo di servizio e nulla lasciato al caso: se subito sembra difficile capire il sistema, dopo poche settimane tutto scorrerà liscio e la lingua sembrerà essere il problema minore. Proprio così, qui bisogna districarsi tra una marea di moduli e carte ma, superato lo scoglio, è un vero piacere seguire lezioni e lavorare nei laboratori, dotati di qualunque tecnologia all’avanguardia, grazie al forte supporto per la ricerca cui contribuiscono lo Stato della California e le industrie del settore con donazioni.
Il clima è accogliente, soprattutto se siete studenti internazionali, ma la prima cosa che noterete sarà l’assenza di grandi gruppi di studenti, che preferiscono piuttosto ascoltare musica e stare incollati a laptop e iPhone vari: quando però scopriranno che siete italiani vi tempesteranno di domande e con il dovuto tempo (magari facilitati dal praticare sport di gruppo, vero fulcro di ogni campus americano) potrebbero instaurarsi legami, spesso più facilmente con studenti di origine asiatica (il 40% degli studenti del campus).
L’esperienza è veramente positiva, le risorse economiche e la concezione d’insegnamento statunitense permettono di fare moltissima pratica e imparare veramente tantissime cose. L’abbondanza di seminari, i continui interventi di esperti del settore e i lavori di gruppo cambieranno positivamente il vostro modo di intendere lo studio e il lavoro, rendendovi abituati a esporre davanti a un folto pubblico e a confrontarvi con culture diverse.
Riguardo al capitolo extra-universitario, trovandovi nel Golden State avrete l’opportunità di visitare le meraviglie naturali e le mitiche città di questo Stato, da San Francisco (a solo un’ora e mezza di treno) a Los Angeles, facendo rigorosamente un “on the road” sulla Highway n°1 che costeggia l’oceano Pacifico. Un sincero grazie all’Università Cattolica per questa esperienza incredibile».