di Margherita Cuccirelli *
Durante il Summer Camp School for Life con le bambine dello Sri Lanka un giorno non dura un giorno ma molto di più. Dalla mattina alla sera vieni trasportato dalla loro energia in un mondo fatto di colori, di suoni, di sguardi e di sorrisi. Il programma formativo del Summer Camp non è composto da semplici giochi, ma da attività psicosociali che aiutano a far emergere le emozioni, le paure, i desideri e le esperienze che le bambine hanno vissuto durante la loro vita. La cultura dello Sri Lanka, con i suoi valori e tradizioni, ti ricorda quanto siano importanti la famiglia, le relazioni comunitarie e il lavoro, visto come mezzo per essere una buona persona e fare del bene agli altri. Quasi ogni bambina, infatti, descrivendo un sogno per il futuro, menzionava l'importanza di voler essere una persona giusta e di esempio per gli altri, di voler fare il proprio lavoro molto bene per poter essere d'aiuto alla comunità.
Come descrivere l'emozione che si prova quando due occhioni grandi, di una ragazza bellissima, brillano increduli e pieni di felicità quando le si dice: «Ma certo che ti rispondiamo dall'Italia se ci scrivi una lettera»?. Padre Charles, prete che ha dato avvio a questo progetto, è un maestro di vita, un uomo che affronta la propria vita chiedendosi, di fronte alle situazioni che incontra: «Cosa posso fare io?» Non cosa può fare il governo, le istituzioni. Non ha pensato a cose grandi ma a piccoli gesti, piccole azioni e idee che poi ha trasformato in veri e propri progetti per la comunità, da quello rivolto alle donne vedove, a quello con le ragazze in cerca di lavoro, al summer camp per bambini.
Lo Sri Lanka, segnato dalla guerra e dallo tsunami, è un paese che sorride, che crede e ha fede in tante religioni differenti che si fanno sentire forti sul territorio. Un paese meraviglioso che ti accoglie con le sue palme, il mare, le spiagge, i villaggi, le città e i colori che, tra cielo e terra, luccicano anche sui vestiti delle donne o sui gonnelloni degli uomini. Un paese in cui si mangia con le mani, un cibo piccante e invitante pieno di sapori e delle verdure e dei frutti che, dopo averli assaggiati lì, non riconosci più qui in Italia. Non fatevi intimorire da chi dice che piove sempre ed è pieno di zanzare non è vero. Grazie si dice "stuti" in cingalese. Allora, stuti a chi mi ha permesso di vivere un'esperienza meravigliosa.
* 23 anni, di Gallarate (Va), secondo anno della laurea magistrale in Psicologia delle organizzazioni e del marketing, facoltà di Psicologia, sede di Milano