Ideare, allestire e promuovere una mostra in collaborazione con il museo della città. Anticipando quello che potrebbe diventare la loro professione. È quanto hanno fatto gli studenti iscritti ai corsi e laboratori di storia dell’arte contemporanea dello Stars con la mostra dedicata all’arte cinetica che verrà allestita in questi giorni nel Museo Santa Giulia di Brescia, patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
«Arte cinetica» è il saggio finale attraverso cui gli studenti dello Stars della Cattolica stanno affrontando direttamente sul campo la creazione di un evento. Il tutto in una prospettiva formativa: dallo studio del percorso espositivo alla schedatura delle opere, dall’allestimento alla promozione attraverso i media.
«L’idea della mostra - racconta Fabio Paris, docente del laboratorio di Organizzazione eventi espositivi - nasce dal fatto che Brescia è stata una città importante nella storia dell’arte cinetica, poiché ha ospitato l’attività del Centro Culturale Sincron di Armando Nizzi. Un indubbio nucleo d’irradiazione e diffusione della "Nuova Tendenza", che organizzò mostre, attirò autori internazionali (tra cui García Rossi), e coltivò affezionati estimatori e collezionisti». L’arte cinetica si presta inoltre a richiamare discipline e approcci differenti agli oggetti e ai fenomeni d’arte: dalla storia alla psicologia della percezione, dalla semiotica alla critica, fino alle connessioni con la fotografia, il cinema e il teatro nello spirito delle avanguardie novecentesche.
«La classe - continua Paris - è stata suddivisa in quattro: una segreteria organizzativa, un gruppo comunicazione, un gruppo dedicato ai social network e un gruppo che si è occupato degli allestimenti».
Coordinati da Paris, che ha curato l’organizzazione, l’allestimento e il catalogo della mostra, con la supervisione dei professori Paolo Bolpagni ed Elena Di Raddo, con la collaborazione di Kevin McManus, gli studenti dello Stars sono riusciti a creare un evento espositivo di alto livello, in una prospettiva professionalizzante e altamente formativa.
Il tutto è stato reso possibile anche grazie a un accordo stipulato tra l’Università Cattolica, il Comune di Brescia e la Fondazione BresciaMusei, che ha messo a disposizione gli spazi espositivi della Sala dell’affresco nel Museo di Santa Giulia. «Considero questa - la prima tappa di una collaborazione culturale fra studenti, docenti e la città di Brescia - ha dichiarato Laura Castelletti, assessore alla cultura del Comune -. I musei hanno bisogno di aprirsi a nuove collaborazioni e soprattutto necessitano di energie e linguaggi nuovi per attirare visitatori in un percorso di qualità come lo è questa mostra, ospitata per la prima volta dai musei civici».
Un invito che è stato accolto con soddisfazione dal professor Ruggero Eugeni, coordinatore dello Stars, poiché va ad arricchire l’attività formativa proposta dal corso di laurea che fin dal suo avvio si è contraddistinto per l’attività del saper fare concretamente.
La mostra presenta ventiquattro importanti opere di arte cinetica e programmata provenienti da collezioni private bresciane (tra cui la raccolta Prestini). L’obiettivo è di fornire al visitatore gli strumenti utili a riconoscere il pensiero generativo di questa tendenza, sviluppatasi soprattutto negli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
Al centro dell’attenzione, in queste opere, è lo studio della percezione visiva e della resa in termini pittorici e plastici del movimento, della luce e dei fenomeni ottici. Il linguaggio impiegato dagli artisti è di matrice astrattista, ma va oltre le mere istanze compositive e formalistiche. L’intento è di puntare al coinvolgimento dello spettatore non sul piano emozionale, ma su quello percettivo e psicologico.
Gli artisti presenti in mostra sono Marina Apollonio, Mario Ballocco, Alberto Biasi, Hartmut Böhm, Ennio L. Chiggio, Toni Costa, Franco Costalonga, Carlos Cruz-Diez, Dadamaino, Hugo Demarco, Lucia Di Luciano, Horacio García Rossi, Hans Jörg Glattfelder, Julio Le Parc, Marcello Morandini, Giovanni Pizzo, Francisco Sobrino, Ludwig Wilding.
Una novità, nell’allestimento, è l’audioguida sotto forma di applicazione, scaricabile gratuitamente e funzionante tramite telefoni cellulari e tablet. Alla biglietteria del museo saranno consegnate ai visitatori le indicazioni per l’utilizzo dell’applicazione. Ogni opera esposta avrà accanto una Tag, collegata a una scheda esplicativa, alla quale sarà possibile accedere per ascoltare la spiegazione e il commento dell’opera stessa.