Un’esperienza di volontariato è anche un modo per scoprire aspetti personali e nuove capacità che ancora non si conoscono: «Per me l’esperienza in Argentina è stata molto più di un viaggio, molto più di un'avventura alla scoperta di luoghi lontani, più di un intercambio sociale... È stato anche questo, ma molto di più. È stato un viaggio dentro me stessa, alla ricerca di aspetti di me stessa che mi erano ancora sconosciuti». A parlare è Carolina, studentessa di Scienze Linguistiche per le Relazioni Internazionali all’Università Cattolica.
Ha trascorso sei settimane a Mendoza in Argentina, lavorando presso alcuni centri per persone con disabilità e presso l’ospedale psichiatrico della città. L’opportunità le è stata offerta da Aiesec, organizzazione non governativa di studenti tra le più grandi nel mondo che offre a studenti e neo-laureati la possibilità di intraprendere un’esperienza unica nel suo genere grazie a MOVE Impact. Il programma permette di trascorrere un periodo all’estero lavorando in progetti di sviluppo ed educazione in scuole ed ONG. Un’esperienza che centinaia di ragazzi scelgono di vivere ogni anno, con risultati sorprendenti dal punto di vista non solo della formazione professionale, ma anche sul piano personale.
«Non avrei mai pensato di emozionarmi di ricevere e anche dare tanto affetto a delle persone che spesso vengono lasciate ai margini della società perché considerate non adatte a questo mondo frenetico; non avrei mai pensato di vivere un'esperienza tanto intensa da darmi ancora oggi, dopo più di due mesi dal mio rientro in Italia, tanta forza d'animo nell'affrontare la vita di tutti i giorni, con tutte le sue difficoltà e imprevisti», continua a raccontare Carolina, che dopo la sua esperienza in Argentina è tornata a vivere la sua vita con una prospettiva totalmente nuova. «I problemi ora mi sembrano più piccoli, risolvibili, le paure diminuiscono perché sopraffatte dalla voglia di affrontarle, il bicchiere ora è mezzo pieno. La sveglia suona e io sono finalmente contenta che inizi un nuovo giorno, con tutte le sfide e le sorprese che ha in serbo per me. Prima della partenza, sapevo che sarebbe stata una grande esperienza, ma mai avrei pensato così grande!».