In un mercato in via di affermazione come quello dell’editoria digitale, i cui numeri non permettono ancora di fare valutazioni affidabili sulle prospettive di crescita, quali sono i rischi legati alla pirateria? Dopo l’esperienza traumatica del mercato discografico gli editori scelgono di muoversi con cautela e di dotare i propri prodotti di lucchetti digitali. Nel frattempo, attraverso lo studio delle tecniche e delle dinamiche della pirateria sui titoli digitali, preparano le contromosse approfittando contemporaneamente del “fiuto” dei pirati per individuare i titoli di maggior successo del sottobosco informatico.
Ma quali sono i numeri del giro di copie non autorizzate? Quali i generi maggiormente a rischio? A queste e ad altre domande hanno risposto Laura Re Fraschini e Camilla Cerioli con la ricerca Ebook e pirateria: reperibilità dei bestseller italiani, presentata a Rimini nel corso dell’Ebook Lab Italia 2011 per conto del Centro di ricerca europeo Libro editoria biblioteca (Creleb) dell’Università Cattolica di Milano. La mostra-convegno dedicata all’ebook riservata agli operatori del settore per fare il punto sulle nuove tecnologie e i movimenti del mercato, ha visto alternarsi nel corso dei tre giorni speakers di fama internazionale e istituzioni, scrittori ed editori (digitali e non), manager e tipografi, designer e programmatori. Al termine degli incontri tre i punti su cui l’accordo è stato trasversale: «pubblicare tutto, subito e a poco prezzo»; la pressante necessità di una legislazione comune a livello europeo; la spinta all’internazionalizzazione della distribuzione permessa a costo zero dal web.
Ed ecco dunque la panoramica tracciata dalle due studentesse della Cattolica: ben il 45,7% dei titoli in classifica è disponibile in versione pirata. La piattaforma di file sharing più usata dai lettori è senza dubbio Emule con il 72,4% del traffico registrato; solo 8,2% per i programmi a tecnologia torrent mentre il 19,4% delle risorse si disperdono nel web. Per quanto l’87,5% dei titoli pirata sia disponibile anche in epub, un formato molto più flessibile e adatto alla lettura su device, il pdf si riconferma il formato più diffuso, anche perché usato dagli editori per il passaggio del libro in tipografia. Fra i titoli più diffusi Il cimitero di Praga di Umberto Eco e Appunti di un venditore di donne di Faletti. Grande “successo” per la narrativa, soprattutto italiana, mentre resta esiguo lo spazio dato alla saggistica. Troppo presto per prevedere i futuri andamenti della pirateria digitale libraria: per capire se i pirati si dimostreranno preziosi alleati di marketing o (più facilmente) avversari letali i prossimi saranno mesi decisivi.