A pochi giorni dalla discussione della mia tesi di laurea presso l’Università Cattolica di Milano, nello scorso mese di maggio 2011, avendo partecipato al bando proposto dal Servizio Stage & Placement dell’ Università, ho iniziato uno stage formativo presso il Tribunale Ordinario di Milano.

Così, a 24 anni, da neo- dottoressa, in qualità di stagista, sono entrata a far parte dell’ Ufficio del Giudice.

Cominciava il mio primo “approccio” con il mondo del lavoro: mi incuriosiva scoprire la realtà delle professioni legali, in particolar modo quella del magistrato ; finalmente avrei potuto vivere in concreto il diritto e sperimentare dal vivo quanto appreso durante i miei studi dai corsi e dai manuali giuridici.

Un’occasione, questa, certamente valida per continuare ad arricchire il mio bagaglio giuridico e per orientarmi nella scelta della mia futura attività professionale: ho approfondito infatti la conoscenza di argomenti già studiati e la specializzazione della materia mi ha consentito di assimilare nuove norme giuridiche; ho cercato soprattutto di acquisire gli elementi tecnici, applicativi e organizzativi propri dell’ attività professionale di un Giudice.

I momenti di collaborazione che più mi hanno coinvolta sono stati l’ affiancamento al Giudice durante le udienze e la stesura delle sentenze.

In udienza ho trovato particolarmente interessante seguire le vicende processuali oggetto delle varie cause e poi il confronto con il magistrato, in Camera di Consiglio, sulla questione giuridica trattata in giudizio con l’ individuazione del possibile orientamento giuridico da adottare in sede di decisione.

Assistendo alle udienze, ho potuto inoltre rendermi conto direttamente delle realtà lavorative di altri operatori del diritto: avvocati, rappresentanti legali, procuratori speciali e anche di altri professionisti quali consulenti tecnici d’ ufficio e interpreti. Ho ascoltato le dichiarazioni delle parti in interrogatorio libero o in interrogatorio formale e le deposizioni di molti testi nella fase istruttoria.

Con la redazione delle sentenze ho messo alla prova le mie capacità tecnico- giuridiche di espressione scritta e non solo…ho anche cercato di individuare correttamente le norme di legge inquadrabili nella fattispecie giuridica da me presa in esame e trattata.

Prima di scrivere il “fatto” di un provvedimento ho analizzato attentamente ogni fascicolo di causa, gli atti e i documenti in esso contenuti, cercando il più possibile, di avere un’ adeguata capacità di sintesi nella stesura dello stesso.

La motivazione della sentenza mi ha sempre indirizzata a pormi interrogativi su ogni vicenda giuridica da me analizzata e a fornire opportune e idonee argomentazioni sui casi concreti esplicati, al fine di costruire una linea logica e ordinata di ragionamento.

Infine, la collaborazione alla redazione dei provvedimenti con il supporto del magistrato, mi ha permesso di capire come raggiungere il risultato concreto dall’ orientamento logico e giuridico adottato in fase di motivazione. La guida, i chiarimenti, le valide e precise osservazioni del giudice mi sono stati utili in questi mesi e lo saranno sicuramente in futuro.

Vivere un'esperienza di stage significa confrontarsi quotidianamente con gli altri poiché la realtà lavorativa è una realtà di tante persone. Durante questi mesi, ho avuto modo di confrontarmi spesso con il giudice che mi ha seguita ma anche con altri magistrati ordinari della Sezione o con avvocati, con chi cioè è già avviato nel mondo del lavoro ed esercita con grande soddisfazione la propria professione. Ho condiviso momenti di gruppo con altri stagisti o tirocinanti ; ho scambiato opinioni, pareri e ho goduto di qualche pausa caffè e di qualche pausa pranzo in compagnia!

Vivere un'esperienza di stage vuol dire anche conoscere i propri punti di forza e… di debolezza; è un'opportunità unica per comprendere le proprie aspirazioni e progettare con più consapevolezza il proprio futuro professionale contribuendo al contempo ad arricchire il curriculum con un’ esperienza altamente stimolante e formativa!

Con lo stesso entusiasmo di questi sei mesi, adesso, mi accingo ad iniziare un altro percorso formativo che mi vedrà impegnata nella Scuola di Specializzazione per le professioni legali dell’Università Cattolica, con la speranza di poter ritornare a collaborare nell’ Ufficio del Giudice e magari inseguendo anche un sogno…

Il mio messaggio va a tutti i giovani che intendono avvicinarsi effettivamente al mondo delle professioni legali: “ l’ osservanza delle leggi, se lieta, se libera, non solo non è servitù, ma e’ anzi essa stessa suprema libertà” ( Dante, Ep. VI, 22).

 

* 25 anni, di Modica (RG), laureata in Giurisprudenza, corso di laurea magistrale a ciclo unico, iscritta al primo anno della Scuola di Specializzazione per le professioni legali, Università Cattolica del S. Cuore, sede di Milano