Cosa significa al giorno d’oggi fare turismo?
Come vengono normate e regolamentate le numerose e molteplici le attività che gravitano attorno a tale tematica?
Interrogarsi e fornire una risposta a tali quesiti è stato l’obiettivo della conferenza Nuove sfide del turismo in Lombardia nel segno dell’attrattività tenutosi lo scorso 5 aprile all’Università Cattolica di Brescia, che ha visto sedere al proprio tavolo Mauro Parolini - Assessore alla sviluppo economico di regione Lombardia, con delega al turismo - introdotto dal professor Mario Taccolini, Delegato Rettorale, e da Maria Paola Pasini.
Scopo dell’incontro, ha sottolineato Taccolini, è stato “rendere partecipi gli studenti della facoltà di Scienze linguistiche di una prospettiva e di una legge nei confronti del turismo e del suo sviluppo”, mentre lo spunto lo ha fornito l’attualità ed è stata l'entrata in vigore delle legge 27/2015, come ha precisato Pasini: “Una legge fresca d’approvazione, i cui punti focali sono i concetti di attrattiva e unitarietà, unitamente alla regolamentazione del rapporto tra pubblico e privato all’interno del settore turistico”.
Ad illustrare utilità, finalità nonché la filosofia alla base delle legge, è stato l’Assessore Parolini: “Per fare in modo che il decreto, e dunque il mercato del turismo, funzioni, occorre sinergia e sincronizzazione tra l’aspetto normativo e quello organizzativo. A questo proposito nella 27/2015 vengono riconosciuti il cosiddetto partenariato, ovvero l’approccio integrato derivato dalla collaborazione tra enti pubblici e realtà private in Lombardia. Lo scopo è integrare servizi ed offerta, per renderli più confortevoli ed attrarre quindi i turisti”.
Parolini ha inoltre posto l’accento sue due aspetti-chiave della questione: “Il turismo non può prescindere da una logica inclusiva e relazionale. Il turismo, per sua naturale inclinazione, crea relazioni: se non è inclusivo non funziona. L’inclusività, ad esempio, dev’essere attuata verso persone portatrici di handicap o turisti stranieri, con servizi e strategie ad hoc. Non è bontà d’animo, bensì convenienza. Inoltre, l’educazione e le modalità sono fondamentali: se un luogo è bello, ma l’esperienza umana sgradevole…rimarrà un pessimo ricordo!”
La logica inclusiva emerge anche nel logo di Turismo in Lombardia, mostrato da Parolini ai presenti: una raggiera variopinta seguita dallo slogan “In Lombardia”.
“Lo slogan è volutamente in italiano poiché la nostra lingua è un valore e un’attrattiva, basti pensare a come il Made in Italy sia il primo oggetto di desiderio in tutto il modo. Il significato della frase è inoltre inclusivo”.
Tra le iniziative volte alla promozione del vasto e variegato territorio lombardo - che va dai laghi di Garda, Iseo e Como alla valli come la Valtellina o città d’arte come Milano – Parolini cita il progetto 360°, che consiste nell’ospitare in Lombardia blogger e instagrammer guidandoli in un tour delle bellezze del territorio che vengono poi raccontate sugli account e profili social. “Le ricadute positive di questo progetto sono incredibili – afferma Parolini – a Brescia lo faremo certamente in occasione della Mille Miglia; mentre è in programma una collaborazione con l’Università per cercare blogger tra gli studenti”.