di Velania La Mendola
È il momento di riappropriarsi del tempo. Questa situazione inedita ci ha costretto a fermarci, volenti o nolenti. Indugiare non è pigrizia, non è indolenza, così come l’uomo non è solo lavoro. Siamo molto di più. Sull’arte di indugiare e la capacità di riappropriarsi dei nostri momenti di ozio contemplativo ha scritto un libro il coreano Byung-Chul Han, un filosofo oggi professore a Berlino, che ne Il profumo del tempo dedica bellissime pagine alla capacità di raccogliersi e ritrovarsi, nel respiro, nello spirito.
Partendo da questo principio del riappropriarsi della lettura profonda, del riaffezionarci al libro, ecco qualche consiglio di lettura per voi.
Poesia da filmare e in cui immergersi
Partiamo dalla cosiddetta “cenerentola delle librerie”, la poesia. Da quanto tempo non comprate un libro di poesia? La risposta vi dà la misura del soprannome. Eppure “se la poesia dovesse tacere né gli uomini né Dio sarebbero più gli stessi” come scrive Giuseppe Conte (il poeta, non il premier) in un libro novità Vita e Pensiero “La parola e la cosa. Saggi sulla resistenza della poesia” , di cui era prevista la presentazione il 19 marzo insieme a un reading del gruppo “I giusti continuano a leggere”. L’evento non è del tutto annullato, nel senso che si terrà online: a ogni iscritto verrà inviata una poesia da leggere, basta filmarsi e inviare il video (info su http://www.vivaillettore.it/diventaunlettore/)
Proprio di Conte è la raccolta “Non finirò di scrivere sul mare” in cui vi consigliamo di immergervi. Tra i versi non troverete solo un inno alla libertà, ma anche tanti temi di grande interesse, come la tutela dell’ambiente o l’immigrazione, una crasi potente - che solo la poesia può fare - tra epica e quotidiano.
Grandi classici e non solo
Spulciamo tra i grandi classici che molti di voi avranno già nelle proprie librerie. Se avete visto il film “Il Signore degli Anelli” ma non avete letto il libro ecco arrivato il vostro momento. Non perdete l’occasione di leggere uno dei romanzi più complessi del ‘900 e scoprire un racconto molto più avvincente del film, perché il finale è diverso…
Scorrendo lo scaffale: Alberto Arbasino, i racconti rapidi e densi (anche di Lombardia) “Le piccole vacanze”; Lewis Carroll, “Alice nel paese delle meraviglie”; Dostoevskij tutto, ma imprescindibili “I fratelli Karamazov” e “Delitto e castigo”; Nabokov, non avete ancora letto “Lolita”? Imperdonabile, correte a farlo; Claudio Magris, “Microcosmi”, Premio Strega ‘97, racconti su micro-realtà, zone di confine reali o metaforiche, tra Trieste Venezia e la ex Jugoslavia, ma anche la collina di Torino con la statua della Vittoria Alata messa da Agnelli, da cui nacque la dedica di D’Annunzio Fiat lux; “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez, da leggere con la matita in mano per appuntarsi i personaggi (un po’ di fatica nelle prime pagine, ma poi, meraviglia…); Pirandello, che fa sempre bene. Come cura letteraria e spirituale, scegliete un libro della Bibbia, il Qoelet per esempio, e leggetelo dall’inizio alla fine: in questi giorni senza messa la lettura, magari condivisa in famiglia, è davvero arricchente.
Augurando una pronta guarigione allo scrittore cileno Luis Sepùlveda, ricoverato per il corona virus, vi consigliamo il suo “Raccontare, resistere”, una conversazione con Bruno Arpaia, dove si legge: “un Paese davvero colto è in grado affrontare le avversità e di capirne le ragioni”. Insieme potete leggere il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, da cui è stato tratto anche un bel film.
Ultimo libro di questo elenco, fuori scaffale perché più recente, è Come cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin, un romanzo particolare, perché sebbene la protagonista sia la guardiana di un cimitero il libro vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi insieme.
Consigli da Strega
Aggiungiamo due consigli di lettura di un candidato al Premio Strega 2020. Giuseppe Lupo, entrato nella selezione del premio letterario con Breve storia del mio silenzio (consigliatissimo), sta lavorando da casa al suo prossimo libro. Dalla sua scrivania, ordinata ma in cui fioccano le idee, ci invita a leggere Conversazione con Kafka di Gustav Janouch, il racconto di un’amicizia tra un liceale e il grande scrittore, e Praga magica di Angelo Maria Ripellino, in cui compare una frase che sottraggo come dedica finale a ognuno di noi: “Fatti forza, resisti. Non ci resta altro che percorrere insieme il lunghissimo, chapliniano cammino della speranza”.