«Le indagini di mercato parlano chiaro: da qui al 2022 il Brasile andrà incontro a una forte crescita. Per questo dobbiamo essere preparati a dare tutto il sostegno necessario alle piccole e medie imprese brasiliane, che dello sviluppo del Paese sono il motore principale». Chi parla è Joao Dos Santos, direttore di Sebrae, il Servizio Brasiliano di Sostegno alle Micro e Piccole Imprese. Dal 17 al 23 marzo il direttore di Sebrae Dos Santos era a Milano per accompagnare una delegazione di 28 dirigenti, tra direttori generali, amministrativi e tecnici, ospiti dell’Università Cattolica per partecipare a un corso di alta formazione in Leadership organizzato dall’Alta Scuola impresa e società (Altis). Tra gli obiettivi del percorso didattico - che contava tra i docenti insieme al direttore di Altis Mario Molteni e i professori Fabio Antoldi e Giovanni Marseguerra, anche il preside della facoltà di Economia Domenico Bodega - creare una cultura aziendale strategica tra coloro che sono alla guida territoriale del sistema Sebrae al fine di sviluppare le loro competenze di leader e gestire l’implementazione del piano strategico Sebrae 2022.
«In Università Cattolica - ha spiegato Dos Santos - abbiamo trovato la giusta commistione tra alte competenze accademiche e nozioni di carattere pratico: ciò di cui hanno bisogno i dirigenti di Sebrae che si stanno preparando ad affiancare in modo dinamico e innovativo il fermento delle nostre imprese». In Brasile le micro e piccole imprese costituiscono il 99% del tessuto aziendale e coprono in tutto il Paese il 55% dei posti di lavoro. Anche grazie a questa analogia con il sistema economico italiano, qualche anno fa è nata l’idea di una partnership tra Altis e Sebrae, che ha portato a una convenzione quinquennale siglata il 3 ottobre 2011 dall’allora rettore Lorenzo Ornaghi e da Luiz Barretto, presidente dell’associazione brasiliana. «Sebrae – ha detto Dos Santos – si occupa di fornire una gamma di servizi molto ampia: dall’elaborazione del business plan a consulenze specifiche in varie aree, dal marketing alla gestione e produzione, fino all’affiancamento per l’apertura di mercati e all’accesso al credito. Ecco perché abbiamo bisogno di incrementare in un’ottica strategica le conoscenze dei nostri leader anche in vista di questa forte crescita che sta vivendo la nostra economia». Basti pensare che in meno di un decennio il Brasile si è trasformato in una potenza economica mondiale, entrando a far parte dei cosiddetti Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Inoltre, stime recenti dicono che entro il 2020 il suo prodotto interno lordo avrà superato quello italiano, mentre eguaglierà quello tedesco e giapponese rispettivamente nel 2029 e nel 2034.
Il corso dell’Altis, primo frutto in cui si è concretizzato l’accordo con Sebrae, sarà replicato in maggio e poi in luglio, coinvolgendo complessivamente 90 dirigenti brasiliani. Poche le lezioni cattedratiche, in favore invece di un programma – accuratamente elaborato nel corso di un anno di incontri tra Brasile e Italia – che lascia molto spazio a confronti di gruppo, visite e incontri con imprese italiane considerate in alcuni settori esempi di best practice, come B&B Italia, per quanto riguarda l’ambito dell'innovazione, Novamont, nel campo della sostenibilità, o Trentino Sviluppo, in quello dello sviluppo territoriale. Il clima è quello di un confronto e uno scambio reciproci, in vista di obiettivi anche molto vicini come la Coppa del Mondo in Brasile del 2014 e l’Expo di Milano l’anno successivo, tutti appuntamenti fondamentali, per il futuro del Brasile. E non solo.