Le università possono svolgere, e già molte lo fanno, un ruolo chiave nello sviluppo delle loro regioni di appartenenza, in particolare assicurando la circolazione e il trasferimento di conoscenze e competenze con le aziende private e il settore pubblico. Questo è particolarmente vero nel caso della formazione dottorale, non solo perché un numero crescente di dottori di ricerca in Europa sono impiegati nei settori extra-accademici, ma anche per i progetti di ricerca dei dottorandi, spesso svolti in stretta collaborazione con aziende locali o autorità pubbliche. La connessione tra i dottorati come “portatori attivi” di sviluppo economico regionale è stata approfondita nel corso dell’ottavo workshop tematico dell’EUA-CDE (Council for Doctoral Education della European University Association) che si è tenuto il 22 e 23 gennaio all’Université Aix-Marseille.
L’importanza dell’interconnessione tra gli stakeholder regionali, in particolare appunto le università, ai fini dello sviluppo economico è stata valorizzata massimamente con la “Smart Specialisation Strategy” lanciata dalla Commissione europea nel 2010 (Comunicazione “Regional Policy contributing to smart growth in Europe”) e sostenuta da una piattaforma dedicata (S3Platform).
La strategia connette la programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020 con Europa 2020, il piano per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell’Europa. La Smart Specialisation Strategy, nello specifico, è volta a sviluppare sistemi regionali d’innovazione che valorizzino gli ambiti produttivi di eccellenza, tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo.
È chiaro che, in un contesto tale, il valore aggiunto degli atenei e del più alto livello di formazione universitaria, diventa cruciale. Lo dimostrano efficacemente alcune esperienze che sono state presentate durante il workshop “Regional Engagement and Doctoral Education” di Marsiglia:
- La Generalitat de Catalunya, insieme a una serie di università pubbliche e private del territorio, ha lanciato il piano “Doctorats Industrials”, con l’obiettivo di contribuire alla competitività e all’internazionalizzazione dei settori industriali locali attraverso la formazione di dottori di ricerca altamente specializzati negli ambiti di Ricerca&Sviluppo di interesse diretto per le imprese. Il programma è finanziato congiuntamente dal governo catalano, dagli atenei e dalle imprese coinvolte.
- In Cornovaglia, solidi partenariati di ricerca sono state realizzate attraverso il programma CUC (Combining Universities in Cornwall), realizzato da cinque Università e College del territorio. Il CUC offre ai dottorandi opportunità finalizzate all’approfondimento di temi connessi all’economia della Cornovaglia, ognuna con una connessione o un finanziamento da parte di aziende locali.
- “Brno PhD Talent” è una competizione gestita dal Southern Moravian Centre for International Mobility, centro fondato da autorità locali e da diverse università e istituti di ricerca della Moravia, nella Repubblica Ceca. Il programma offre borse di studio a dottorandi all’inizio del loro percorso per sviluppare progetti innovativi nei campi delle scienze della vita che producano ricadute significative nel territorio, anche in termini di creazione di progetti imprenditoriali.