Con “Sogni e bisogni. Nutrire le relazioni” ha preso avvio il nuovo anno della laurea magistrale in Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane. L’appuntamento, che si è tenuto a Brend, location del Sistema Brescia per Expo, l’8 ottobre, è stato un’occasione per promuovere incontri tra studenti, enti e docenti.
Dopo i saluti introduttivi del preside Luigi Pati e dei rappresentanti delle istituzioni locali, un gruppo di corsisti ha offerto la propria testimonianza in merito al percorso di studi e ai loro progetti formativi di tirocinio, nel vivo di realtà territoriali particolarmente significative, per mettere in luce la sinergia fruttuosa tra università e mondo del lavoro.
Hanno partecipato all’evento rappresentanti di enti e istituzioni che negli anni hanno collaborato con il corso di laurea accogliendo in stage e assumendo progettisti pedagogici, nutrendo così le relazioni fra welfare cittadino e imprese, giovani e nuove imprenditorialità. In particolare Pia Cittadini ha raccontato la sua esperienza di imprenditrice attenta alla dimensione etico-formativa dell’azienda, tra cooperazione internazionale e produttività responsabile.
Sono intervenuti docenti del corso di laurea in Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane, che hanno sottolineato le competenze chiave e i saperi utili nella prospettiva di apprendimenti spendibili nelle realtà organizzative e socio-educative.
Quest'anno la metafora scelta per dare significato alla giornata ha preso spunto dal simbolo del ponte: luogo e tempo di passaggio, di superamento di ostacoli, di incontro, di costruzione di un'identità culturale e professionale che possa definirsi davvero competente e eticamente orientata. Gli studenti, chiamati a portare la loro testimonianza, hanno utilizzato la strategia comunicativa dello storytelling per raccontare e raccontarsi, coinvolgere e emozionare parlando di sport, project management, formazione, coordinamento e infanzia.
Don Claudio Paganini, studente della laurea magistrale, ha tracciato un percorso educativo tra la vitalità dello sport, la forza della fede e la progettualità pedagogica. Il project management è stato al centro della testimonianza di Eleonora Bertoli, che ha illustrato il rapporto tra una co-progettazione condivisa e realtà aziendali multinazionali.
Paola Zaru invece ha scelto di declinare la sua comunicazione attraverso la lente d’ingrandimento della formazione alla solidarietà e alla cooperazione vista sia in ambito educativo che aziendale. L’esperienza di tirocinio svolta da Claudia Salvi è legata alla prospettiva professionale del coordinamento strategico di un ente tra dimensione pedagogica e competenze organizzativo gestionali.
Infine Valentina Foschetti ha dato voce al suo sogno professionale di creare una struttura educativa di prima infanzia che sia profondamente radicata in una rete di collaborazioni col territorio. Un momento di reciprocità e convivialità, tra storie di percorsi formativi, “foto di gruppo” di persone tra crescita e cooperazione, un futuro sognato e progettato...magistralmente.