Quattro moduli di studio, tour nei luoghi danteschi della città di Ravenna, conferenze serali aperte al grande pubblico. Il tutto rivolto a un manipolo di studenti, provenienti da Europa e Sudamerica, tra cui si è create un legame culturale nel nome del Sommo poeta. Sono gli ingredienti della Scuola Estiva internazionale in Studi danteschi, promossa a Ravenna dall’Università Cattolica e dal Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali.
Per meglio comprendere la complessità e la grandezza di Dante, le prospettive di studio proposte durante le lezioni sono state molteplici: se la professoressa Paola Manni dell’Università degli Studi di Firenze ha presentato le linee guida della riflessione teorica dantesca sul volgare e le caratteristiche del “plurilinguismo” nella Commedia, il direttore scientifico della Scuola Giuseppe Frasso, docente della Cattolica, ha dato conto dei fiorenti studi danteschi nella Milano di inizio Ottocento. Il professor Giuseppe Ledda, dell’Università di Bologna, ha invece illustrato ai partecipanti i modelli biblici ed agiografici del Paradiso dantesco e, infine, il professor Lino Pertile della Harvard University ha presentato un excursus su Ulisse, il cui mito, pur trovando compiuta realizzazione nel canto XXVI dell’Inferno, pervade l’intera Commedia.
A integrazione della lezioni specialistiche, sono state organizzate alcune attività collaterali: oltre all’apprezzatissimo tour attraverso la Ravenna dantesca guidato dalla professoressa Elisabetta Pasquini dell’Università di Bologna, i partecipanti alla scuola hanno visitato la Biblioteca Classense e la mostra – ospitata all’interno della basilica di Sant’Apollinare Nuovo – di cinquanta pregevoli documenti provenienti dall’Archivio Storico Diocesano di Ravenna-Cervia, tra i quali figurava il testo della più antica canzone d’amore in volgare italiano, Quando eu stava in le tu’ cathene (sec. XIII in.).
Notevole affluenza di pubblico hanno infine registrato le tre conferenze serali, aperte anche alla cittadinanza, tenute da studiosi del calibro di Emilio Pasquini («Trasmutabile son per tutte guise»: anticipazioni e compimenti nell’opera dantesca), Enrico Malato (Per una nuova edizione commentata delle opere di Dante) e Mira Mocan («Tetragono ai colpi di ventura». Geometrie spirituali nella Commedia).
La scuola, che ha costituito una preziosa opportunità di apprendimento e di formazione altamente qualificata, ha favorito anche l’incontro e lo scambio culturale tra studenti di varie nazionalità: considerevole è stata infatti la presenza di partecipanti provenienti da tutta Europa (Polonia, Romania, Germania) e dal Sud America (Brasile e Messico).
Per agevolare la presenza di persone meritevoli, sono state tra l’altro messe a disposizione alcune borse di studio, una delle quali intitolata alla memoria della studiosa Rosanna Bettarini. Gli interessi comuni e le attività didattiche quotidianamente condivise hanno contribuito a creare un clima amichevole tra i partecipanti, i quali hanno presto instaurato conoscenze più personali, trascorrendo insieme gran parte del tempo libero e gettando solide premesse per incontri futuri e ulteriori occasioni di scambio culturale.