Gli studenti che hanno risposto al bando per la borsa di studio sponsorizzata dalla prestigiosa marca di orologeria TAG Heuer, per partecipare ad EMLUX (il master in management dei beni di lusso della Cattolica) non avrebbero mai immaginato che sarebbero stati esaminati in un bosco innevato. Invece è andata proprio così: i sei finalisti della selezione per la borsa di studio ispirata alla campagna TAG Heuer “What are you made of?” si sono trovati a dover dimostrare di che pasta fossero fatti cimentandosi nelle prove dell’Adventure Academy di Roberto Lorenzani, il tutto durante una bufera di neve.
I team di TAG Heuer e del master EMLUX, infatti, avevano deciso di realizzare una selezione rigorosa nella metodologia, ma al tempo stesso divertente e sorprendente, instaurando una modalità innovativa di collaborazione tra impresa e università. Così è nata l’idea di mettere i sei finalisti alla prova non in un’aula di Università e non solo con un colloquio aziendale ma di sfidarli a testare i propri limiti e le proprie paure in un contesto "selvaggio", attraversoe prove non tanto fisiche, ma di strategia e collaborazione.
I ragazzi sono stati tenuti volutamente all’oscuro della destinazione: era stato loro comunicato soltanto che sarebbero stati prelevati e portati in un luogo imprecisato, dove si sarebbero trattenuti la notte ed il giorno successivo. Avrebbero dovuto presentarsi nel luogo stabilito, a Milano, in abito formale e portare con sé una valigia che contenesse una serie di indumenti, dalla giacca a vento al costume da bagno, dagli occhiali da sole ai calzettoni da montagna. Insomma, un vero mistero!
Ed il viaggio stesso è iniziato con un’avventura: appena arrivati sulle colline piacentine innevate… giù dal pullmino a mettere le catene, non si riusciva a salire! E quindi, tutti ad aiutare l’autista a mettere le catene.
Appena arrivati all’Adventure Academy, un luogo incantevole nel Parco Provinciale di Monte Moria, cambiamento d’abito e di prospettiva: ciaspole, cartina e via con l’orienteering nel bosco innevato, silenziosissimo, sotto un cielo stellato. Il giorno dopo non è stato da meno. Calarsi con una cima da una torre alta dieci metri; costruire nel bosco la casa del trapper (i trapper erano i cacciatori ed esploratori che popolavano le montagne del nord America nel XVII Secolo) muniti solo di tronchi, di corde e di teli; salire su una scala di funi sospesa e basculante tra due alberi insieme ai propri compagni; guidare il proprio partner, bendato, senza potergli parlare in un percorso ad ostacoli tra i tronchi. Antonio, Elisabetta, Laura, Riccardo, Silvia e Sara si sono cimentati in queste ed altre prove, appositamente studiate, per mettere in evidenza i parametri che TAG Heuer ed EMLUX volevano valutare.
Dopo qualche naturale esitazione iniziale, i ragazzi hanno stupito per la loro tempra, per la loro costanza nelle intemperie e per la loro capacità, con la collaborazione ed il gioco di squadra, nel superare tutte le prove, affrontando difficoltà e paure.
E come loro stessi hanno detto, non ha tanto importanza chi ha vinto, ma l’esperienza che hanno condiviso e che non dimenticheranno mai.