Le 292 ex matricole, provenienti da tutta Italia, sono state accolte all’ingresso del Duomo per la celebrazione della S. Messa, presieduta da S.E. Mons. Gianni Ambrosio, Vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio. Ad accompagnare la celebrazione l’ensemble Note D’inchiostro della Cattolica di Milano, diretta dal maestro Giampiero Innocenti.
“Siamo una comunità educativa di insegnamento, di apprendimento e di ricerca, siamo una famiglia che è in festa per il cammino che è stato fatto insieme con impegno, con dedizione, con sacrifici”. Mons. Ambrosio apre così l’omelia nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa dell’Ascensione al cielo di Gesù e rivolgendosi poi direttamente ai laureati: “Sono certo che sapete intuire il nesso fra la vostra festa e questa festa della Chiesa. Desidero solo augurare a voi di non dimenticare mai di guardare avanti, di alzare lo sguardo verso l’alto”. Citando poi la frase con cui il fondatore della Cattolica, padre Gemelli, si rivolse ai giovani studenti nel 1940 esortandoli ad essere gli artefici della costruzione del domani, di una nuova epoca della storia, il vescovo Ambrosio ha augurato ai giovani presenti “siate i veri protagonisti di un mondo nuovo”.
La parola è poi passata al direttore di sede dr. Mauro Balordi: “Dopo oggi, non dimenticatevi dell’ateneo, sentitevi sempre legati a questa grande famiglia”.
La consegna dei diplomi di laurea è stata poi preceduta dall’intervento della Prof.ssa Antonella Sciarrone Alibrandi, Prorettore Università Cattolica del Sacro Cuore. “Essere qui non è un caso – ha detto – l’Università Cattolica è un’espressione della Chiesa nel contesto della formazione dei giovani e nella ricerca scientifica. Qui avete vissuto un’esperienza di università e un’esperienza cattolica”.
Presenti Anna Maria Fellegara, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, Renato Pieri per la Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e Pier Paolo Triani per la Facoltà di Scienze della Formazione.
La festa si è poi conclusa con il tradizionale lancio del tocco sul sagrato della Cattedrale.