«Non è un momento formale, questo. É il ricordo di chi ha lasciato il segno, con la sua vita, nel cuore di chi l’ha conosciuta. Ed è la speranza per il futuro, oggi impersonata da una giovane laureata, meritevole e capace, che ci consente di rivolgere uno sguardo fiducioso verso il domani». Con queste parole la preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza della sede di Piacenza dell’Università Cattolica Anna Maria Fellegara ha salutato e ringraziato i familiari intervenuti alla cerimonia di consegna del premio di laurea in onore dell’avvocato Stefania Bosoni.
Nata il 29 settembre 1965, Stefania fin da bambina espresse il desiderio e la vocazione di diventare avvocato. Avvocato di pura formazione civilista, nel 1998 ha avviato uno studio associato dove ha lavorato fino a quando la malattia ha preso il sopravvento sulle sue forze. A ricordarla oggi, insieme alla mamma e a parenti, amici e colleghi, l’oncologo che l’ha seguita durante la malattia Roberto Franchi: «Voleva guarire a tutti i costi, Stefania. Aveva grinta da vendere. Ed è una persona che mi è rimasta dentro per il percorso umano che ha fatto durante la malattia, per la profondità con cui ha saputo diventare protagonista della sua storia».
Ad aggiudicarsi il premio Eliana Pititto, classe 1987, laureatasi in Giurisprudenza nell’ottobre del 2013 con 110/110 con lode e una tesi sui “Profili penalistici della responsabilità medica”. «È per me un grandissimo onore ricevere questo riconoscimento, frutto di un lavoro cui hanno contribuito tutti i miei maestri, i docenti della Cattolica, che mi hanno offerto tempo, pazienza e dedizione» ha affermato Eliana. «E grazie di cuore alla famiglia Bosoni per un premio dedicato a una donna forte e coraggiosa: spero di essere all’altezza di questa eredità».
Alla cerimonia erano presenti i professori Antonio Albanese, Francesco Centonze e Giuseppe Manfredi e il direttore di sede Mauro Balordi.
PIACENZA
A Eliana il premio Stefania Bosoni
Alla giovane laureata del corso di laurea di Giurisprudenza della sede di Piacenza il premio intitolato alla memoria dell’avvocato scomparso per una terribile malattia. Le parole del preside, dell’oncologo che l’ha curata e della premiata