A causa del Coronavirus è deceduto il professor Luigi Castagna, per tanti anni docente di Letteratura latina e Storia della lingua latina presso il nostro Ateneo, che l’aveva salutato in occasione della conclusione dell’attività didattica con un convegno svoltosi in Cripta dell’Aula Magna il 9 maggio 2018 dal titolo “Magister ed amicus. Allievi e colleghi per Luigi Castagna”.

Lo ricordano la professoressa Antonietta Porro, direttrice del dipartimento di Filologia classica, Papirologia e Linguistica storica, e la collega Giovanna Biffino Galimberti

 


 

di Antonietta Porro *

 

Luigi Castagna, nato a Lecco nel 1945, si era laureato in Lettere classiche all’Università di Pavia, alla scuola dei grecisti Adelmo Barigazzi e Diego Lanza, dei quali amava ricordare il magistero, sottolineando il nostro comune interesse per il greco (Pindaro fu sempre uno dei suoi autori prediletti), che aveva segnato gli inizi dei suoi studi e non era mai venuto meno, costituendo anzi la chiave d’accesso agli studi latini praticati poi per tutta la vita. Gli atenei di Firenze e di Bergamo ne ospitarono l’attività didattica, fino all’anno accademico 1984-85, quando venne chiamato, come professore associato, a coprire l’insegnamento di Letteratura latina, cui si aggiunse in anni più recenti quello di Storia della lingua latina, presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica di Milano, dove rimase sino al termine della carriera, nel 2015 (proseguendo tuttavia con l’insegnamento a contratto di Storia della lingua latina sino al 2017). 

 

Finissimo lettore di testi, dotato di una particolare sensibilità letteraria (riflesso di una sensibilità umana profonda, che forse talvolta lo ebbe a far soffrire) e della capacità di indagarne la tradizione e la fortuna nelle letterature e nelle culture delle età successive, si era occupato in particolare di poeti bucolici latini, di teatro tragico, di poesia tardo-latina e neolatina e della ricezione dei testi classici nell’età moderna e contemporanea.

 

Negli anni dell’insegnamento in Cattolica mostrò particolare cura per le relazioni umane: quelle con i colleghi del Dipartimento di Filologia classica, nei confronti dei quali manifestò sempre grande attenzione e benevolenza, ma anche con gli studenti e i laureandi, molti dei quali ne ricordano la cordiale affabilità. Diversi giovani collaboratori ne affiancarono l’opera didattica, costituendo intorno a lui un gruppo affiatato e concorde del quale andava fiero. 

 

La conversazione amabile e l’ironia arguta, che non di rado diventava autoironia, sono caratteristiche indimenticabili del suo modo di essere, così come alcuni tratti tutt’altro che ordinari della sua complessa personalità, tra i quali mi piace ricordare la sua grande passione per la motocicletta, che non abbandonò, nonostante qualche disavventura, fino a non molti anni fa (quando lo incontravo all’ingresso dell’università, con il casco sotto il braccio, sapendo di fargli piacere lo salutavo sempre dicendogli «Ecco il guerriero con il suo elmo!»).

 

Luigi Castagna non fu soltanto vir academicus: nella sua vita ebbe anzi una cura particolare per la divulgazione della cultura classica. Nella rubrica “Laelius”, curata da lui in anni recenti su “Avvenire”, attraverso la proposta originale di testi classici, tradusse tra l’altro in latino Let it be (diventata sotto la sua penna Permitte fatis cetera), la celebre canzone di Paul McCartney cara a lui come a molti della sua generazione. Uno dei passaggi più suggestivi della traduzione di Castagna, che riecheggia stilemi classici ben noti a chi abbia qualche frequentazione con la poesia latina, suona così: «In horis obscuris Mater Maria denuo susurrat: “Ne doleas, ne sis anxius, fili, fidenter permitte divis cetera. Multi mortales in terris corda sua habent doloribus et veterno infracta: sed si omnes concordant in spe bona, tum iis omnibus respondebitur: sitis fidentes, est is qui pacis et spei sitim vestram exstinguet”» (Avvenire, 10 giugno 2014). Confidiamo nel fatto che Colui che solo può estinguere la sete di pace e speranza abbia adempiuto per Luigi Castagna a questa promessa.

* direttore del Dipartimento di Filologia classica, Papirologia e Linguistica storica, Università Cattolica