Una “naturale fragilità” sembra caratterizzare la relazione educativa, che vede adulti insicuri alle prese con adolescenti in crisi. Tuttavia, tale relazione è anche attraversata dal desiderio e dalla necessità di ritrovare un’intesa, a partire dalla valorizzazione di importanti risorse insite in quella stessa vulnerabilità: in particolare, la capacità di convertire l’angoscia in inquietudine creativa, per intraprendere insieme il cammino della ricerca di senso.
Se ne è discusso durante il convegno organizzato dalla facoltà di Scienze della formazione, svoltosi lo scorso 13 ottobre presso la Sala Convegni Piana dell’Università Cattolica di Piacenza. Alla tavola rotonda si sono confrontati il docente dell’Università di Bergamo Ivo Lizzola, le pedagogiste della Cattolica di Piacenza Alessandra Augelli, Monica Crotti e Antonella Arioli. Il convegno coordinato dal professor Daniele Bruzzone e aperto dalla coordinatrice del corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione Carla Ghizzoni, ha messo in evidenza come nell’epoca dell’incertezza, in cui non solo i ragazzi, ma anche gli adulti si scoprono vulnerabili e insicuri, è necessario capire se e in che modo la fragilità possa essere non solo un limite, ma anche una risorsa nel rapporto educativo.
“Preferisco parlare di vulnerabilità piuttosto che di fragilità, perché questo implica la capacità di rendersi consapevoli della propria condizione e raccontarla: la relazione educativa, che fa incontrare le generazioni precedenti e quelle di oggi, permette in particolare un confronto fra due vulnerabilità distinte” ha spiegato Lizzola.
Secondo il prof. Bruzzone “ i ragazzi hanno sicuramente delle nuove fragilità, ma ne hanno anche gli adulti, e sono causate dall’incertezza, dalla precarietà, dalla solitudine che caratterizzano la nostra società. Le famiglie si trovano di conseguenza a essere incerte anche di fronte alle scelte educative”.
Ma è proprio su questa incertezza, al di là delle inevitabili difficoltà, che si può sviluppare un rapporto basato sulla comprensione e sulla solidarietà fra generazioni diverse.
PIACENZA