Pedalando, pedalando, siamo giunti alla quinta edizione. Stiamo parlando del cicloraduno rosa, una manifestazione inaugurata nel 2006 in occasione della cronometro a squadre del Giro d’Italia, che collegava Piacenza a Cremona. Dal momento che l’Università Cattolica ha sede in entrambe le città, l’occasione era parsa propizia per sottolineare questa presenza e questo legame tra le due sponde del Po. Da allora la manifestazione si definisce rosa, a ricordo del colore distintivo del Giro d’Italia. Il quinto appuntamento con la corsa amatoriale si è svolto lo scorso 24 aprile nell’ambito delle manifestazioni collegate alla 86° Giornata Universitaria, che si è celebrata domenica 18 aprile. Partenza e arrivo dalla sede piacentina di via Emilia Parmense, con un percorso che si è snodato tra le prime colline piacentine, fino a Ponte dell’Olio. Il via è stato dato dal direttore di sede Libero Ranelli, dal presidente del Coni– Comitato provinciale di Piacenza Stefano Teragni e dal presidente della Federciclismo piacentina Giovanni Cerioni.
Purtroppo il maltempo ha ridotto il numero dei partecipanti: a fronte di un centinaio di iscrizioni, l’iniziativa ha visto la partecipazione di una sessantina di ciclisti. La rappresentativa dell’Università Cattolica era composta da tre atleti: la docente Annalisa Rebecchi, Gianluca Malvicini e Angelo Manfredini. Tra le novità, il gadget per tutti i partecipanti: una bottiglia di vino Ortrugo della Cantina di Vicobarone, che collabora da anni con la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica.
La manifestazione cicloturistica è stata riproposta con successo dal Comitato provinciale di Piacenza della Federazione ciclistica italiana, dal Coni-Comitato provinciale di Piacenza, dal Team Podenzano e dall’Università Cattolica di Piacenza, in collaborazione con l’Associazione panificatori piacentini e con l’Unione Italiana Sport per tutti (Uisp). Un ringraziamento va ai Comuni di Piacenza, Podenzano, Vigolzone, Ponte dell’Olio, San Giorgio Piacentino, nonché alla Provincia di Piacenza, che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento. Grazie a questa variopinta carovana di ciclisti l’attenzione degli organi d’informazione si è concentrata sulla sede di Piacenza: non per le attività di ricerca e di formazione, ma per un evento sportivo che ha favorito la conoscenza della sede piacentina dell’ateneo del Sacro Cuore.