Anne-Nelly Perret-Clermont è docente all’Istituto di Psicologia ed educazione, facoltà di Lettere e scienze umane dell’Università di Neuchâtel (Svizzera). Da molti anni si occupa dello sviluppo del pensiero nei bambini: appassionata allo studio degli elementi che costituiscono il pensiero infantile, le sue ricerche hanno contribuito al passaggio da una visione classica dello sviluppo psicologico, volto a individuare le principali tappe dell’evoluzione del pensiero e i meccanismi messi in atto dai piccoli pensatori, a un prospettiva contemporanea, che approfondisce l’importanza delle relazioni interpersonali e, quindi, educative, considerate fondamentali per i processi di crescita dei bambini. Le domande alle quali la professoressa Perret-Clermont ha cercato di rispondere riguardano la natura delle condizioni individuali e interpersonali che permettono al bambino di costruire uno “spazio di pensiero”, il ruolo delle emozioni in questo processo, come si trasmette la conoscenza e quale sia il ruolo dell’adulto in una relazione di tipo educativo, nonché il rapporto tra educazione e formazione della persona.
Durante due seminari il 22 e il 23 marzo scorsi in Università Cattolica, la professoressa Perret-Clermont, partendo dai suoi principali studi, ha proposto un’innovativa lettura dello sviluppo dei bambini costituita da 6 livelli di analisi che permette di esaminare lo sviluppo del bambino, in situazioni tipiche e atipiche, come parte di un sistema più ampio costituito dal corpo, dalla mente, dalle emozioni e dalle relazioni interpersonali nel quale ciascuno è inserito.
Con il suo secondo intervento, si è soffermata sui suoi lavori più recenti, che affrontano lo studio delle capacità argomentative dei bambini in diversi momenti dello sviluppo. La studiosa ha esplicitato le ragioni che rendono di grande interesse lo studio dell’argomentazione, sia dal punto di vista della ricerca sia da una prospettiva applicativa; per quanto riguarda il primo punto, infatti, ascoltare e comprendere come i bambini spiegano le proprie risposte durante la presentazione di classici compiti di risoluzione di problemi permette al ricercatore di comprendere le ragioni degli eventuali errori commessi, errori che spesso sono indicativi non di una incapacità del bambino, ma di una sua peculiare modalità di pensiero. Di conseguenza, i risultati ottenuti possono essere applicati in molteplici ambiti, in particolare scolastici ed educativi, poiché conoscere come i bambini pensano e argomentano le proprie decisione permette all’adulto sia di utilizzare un registro e delle motivazioni da loro comprensibili, sia di sostenere i bambini nello sviluppo delle proprie capacità di risolvere i problemi e di fornire spiegazioni adeguate.
Tra le principali pubblicazioni della professoressa Perret-Clermont riguardo ai temi qui citati, ricordiamo: Muller Mirza, N. & Perret-Clermont, A.-N. (Eds). (2009). Argumentation and education: theoretical foundations and practices. Dordrecht, Heidelberg, London, New York: Springer; Perret-Clermont, A.-N. (2008). La costruzione dell'intelligenza nell'interazione sociale. Roma: Firera & Liuzzo Group. (tradotto in 6 lingue); Perret-Clermont, A.-N. (Ed.) (2006) Thinking Time. Hogrefe Publishers; Perret-Clermont, A.-N., Pontecorvo, C., Resnick, L. B., Zittoun, T., & Burge, B. (Eds.). (2004); Joining Society. Social Interaction and Learning in Adolescence and Youth. Cambridge (UK): Cambridge University Press; Perret-Clermont, A.-N., Schubauer-Leoni, M.L., Trognon, A., L’astorsione delle risposte in situazione aritmetica, in Liverta Sempio, O., Marchetti, A. (a cura di), Il pensiero dell’altro. Contesto, conoscenza e teorie della mente, Raffaello Cortina, Milano, 1995, pag. 211-240; Perret-Clermont, A.-N. Nicolet, M. (Eds). Questioni epistemologiche in psicologia dello sviluppo e dell'educazione, in Gilli, G., Marchetti, A. (a cura di). Prospettive sociogenetiche e sviluppo cognitivo, Raffaello Cortina, Milano, 1991; Perret-Clermont, A.-N. (1980). Social interaction and cognitive development in children. London: Academic Press