Sono state “svelate” le nuove vetrate artistiche della cappella al terzo piano del Gemelli e con l’occasione è stato inaugurato il nuovo circuito televisivo dell’ospedale per trasmettere la cerimonia in diretta nelle stanze dei degenti e offrire così loro la possibilità di partecipare all’evento. La cerimonia si è svolta il 23 settembre nella cappella dedicata a san Giuseppe Moscati alla presenza del cardinale Raffaele Farina, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, del rettore Lorenzo Ornaghi e dell’assistente ecclesiastico generale monsignor Sergio Lanza.
Ottenute grazie a una particolare tecnica di fusione dei colori nel vetro dal maestro Pino Rappa, dell’Opera don Calabria, su indicazioni di don Angelo Auletta, assistente pastorale del personale della Cattolica di Roma, le quattro vetrate si collocano in continuità con un progetto avviato nel 2005 dall’allora assistente ecclesiastico generale monsignor Gianni Ambrosio e da monsignor Decio Cipolloni, oggi vicario generale della Prelatura di Loreto e all’epoca sssistente pastorale in Cattolica.
Se, infatti, nella cappella già si ammirano quattro vetrate che illustrano alcuni classici temi evangelici (Il buon Samaritano, La moltiplicazione dei pani e dei pesci, La guarigione del cieco, Il Padre misericordioso), le nuove opere interpretano la «buona novella» nella prospettiva della specifica esperienza dell’ospedale. Così, nella prima scena vediamo un momento di ricerca e insegnamento; nella seconda, l’esercizio della cura; nella terza, le diverse figure che assistono il paziente, esemplarmente rappresentato da Giovanni Paolo II; nella quarta, Agostino Gemelli e il suo straordinario sogno per la Cattolica a Roma: la facoltà di Medicina e Chirurgia e il Policlinico universitario.
E proprio a quel «sogno» si è riferito il rettore, osservando che non lo si può mai ritenere compiuto, perché «tocca a noi, ciascuno per la sua parte, continuare a realizzarlo ogni giorno», soprattutto nei confronti dei malati. Monsignor Lanza, richiamando il valore dell’«arte medica», ha sottolineato la necessità di impegnarsi nella cura dell’uomo, «perché non perda la speranza», mentre il cardinal Farina – nel benedire le vetrate davanti a pazienti e visitatori, medici, studenti e operatori dell’Ateneo (fra loro anche il preside e il vicepreside della facoltà di Medicina e Chirurgia, Paolo Magistrelli e Rocco Bellantone) – ha invitato all’equilibrato uso di libertà e intelligenza per aiutare il prossimo più bisognoso, dando sempre «un’anima alla solidarietà».
In questa direzione va anche l’innovativo circuito televisivo interno, che – come ha spiegato Giovanni Scavino, responsabile del Servizio Tecnico – consentirà ai degenti impossibilitati a muoversi di assistere, dai video delle proprie camere, alla Messa quotidiana e ad altre iniziative organizzate nel Policlinico e nella Sede universitaria.