La fiducia è la condizione per poter immaginare il futuro: lo ha ricordato Giuliano Rapetti, in arte Mogol, conversando con gli oltre 400 giovani che hanno partecipato l'11 aprile alla Convention dell'Orientamento organizzata dalla sede dell'Università Cattolica di Piacenza in collaborazione con alcune scuole piacentine. Protagonisti gli studenti di Itas Raineri, Itc Romagnosi, Itg Tramello, Liceo Artistico Cassinari, Liceo Colombini, Liceo Gioia, Liceo Maffeo Vegio, Liceo Scientifico Respighi, Liceo Scientifico Volta. L'iniziativa è nata a partire dagli esiti di una ricerca della sede secondo cui il 65% degli studenti delle ultime classi delle scuole superiori non ha idee chiare su cosa fare dopo la maturità. Nella mattinata il dibattito è stato intervallato da immagini di personaggi ed eventi recenti e del passato che hanno segnato la scena mondiale. Il tutto animato da medley musicali eseguiti dalla band di Silvano Belfiore, che accompagna Maurizio Crozza su La7.
Dalla crisi economica, alle possibilità del mercato, all'importanza della formazione. Tante sono state le voci che si sono avvicendate per raccontare ai giovani esperienze, storie, ma anche prospettive e immagini per il futuro. Il direttore amministrativo dell'Ateneo Marco Elefanti ha messo in evidenza la finalità della convention: fornire elementi di riflessione e illustrare le opportunità offerte dal Campus di Piacenza. Il direttore di sede Mauro Balordi ha ribadito come a Piacenza la qualità della ricerca e della didattica, comprovate anche da risultati prestigiosi a livello internazionale, garantiscono una preparazione competitiva da spendere sul mercato del lavoro.
Daniele Fornari, docente presso la facoltà di Economia e Giurisprudenza, ideatore e promotore della Convention, è entrato nel vivo con un intervento su "Il futuro non è più quello di una volta". Concetto illustrato anche da un filmato realizzato dagli studenti dell'ateneo, che ha messo a fuoco con efficacia le problematiche, le esigenze, gli approcci vincenti su cui contare, per affrontare il futuro professionale. La complessità del mercato, la velocità del cambiamento, la dimensione internazionale sono stati sintetizzati con immagini di grande impatto, flash di storia recente per raccontare i cambiamenti epocali, le differenze tra generazioni.
Franco Balestra, dirigente scolastico dell'Istituto Romagnosi ha chiesto agli studenti di non avere paura di sognare ma di coniugare il sogno con progetti e impegni seri; Maria Luisa Giaccone, dirigente scolastico del Liceo Volta, ha affrontato il tema del futuro professionale.
È salito quindi alla ribalta Mogol, protagonista della scena musicale italiana, da paroliere indissolubilmente legato a Lucio Battisti ma autore anche per tanti altri cantanti italiani di successo. L'artista è stato presentato da Gaetano Rizzuto, direttore del quotidiano "Libertà", che ha coordinato il dialogo con alcuni studenti. Secondo Mogol tutti abbiamo talento, ma per valorizzarlo dobbiamo coltivarlo con passione e dedizione. La crisi chiede ai giovani di fare attenzione al mercato del lavoro, ma è opportuno anche sviluppare i propri interessi, per avere una "ruota di scorta", una seconda chance per affrontare il mondo professionale.
Per testimoniare ai giovani le opportunità concrete offerte dalle aziende, nonostante la difficile congiuntura economica, sono intervenuti Emilio Bolzoni, presidente di Confindustria Piacenza, e Bruno Giglio, presidente del Gruppo Biomedica Santa Lucia. Alcuni docenti della Cattolica hanno chiarito l'avvenire delle professioni e l'offerta formativa delle tre facoltà di Piacenza. La professoressa Elisabetta Musi ha illustrato le opportunità della facoltà di Scienze della formazione. «Le difficoltà economiche - ha spiegato - hanno inasprito molte situazioni, generando sofferenza e conflitti. Ma se la crisi produce disagio, esistono anche opportunità nuove legate alla cura della persona e dello stesso disagio. Proprio in questi ambiti si possono inserire le professioni che operano nel sociale».
Il mondo dell'agricoltura e dell'ambiente è stato descritto dal professor Marco Trevisan, della facoltà di Agraria: «È la sostenibilità delle produzioni il nostro riferimento. Dobbiamo tenere conto dei problemi dell'economia, dell'ecologia e dell'equità, perché ci sono molte popolazioni che soffrono la fame o la malnutrizione». Il futuro delle professioni giuridiche è stato tratteggiato dal professor Antonio Albanese: «Non si può pensare al futuro senza diritto, un diritto che ha come fondamento l'etica e il valore della persona. Solo così sarà fattore di progresso».
Sebastiano Grandi, co-promotore della mattinata e docente di Economia, ha sintetizzato il senso di una laurea economica attraverso un Tag cloud applicato al New York Times, che ha fatto emergere le parole chiave dell'economia del domani: dall'internazionalizzazione ai paesi emergenti, dalla crescita sostenibile all'innovazione, dall'imprenditoria al brand, fino alla demografia, alle politiche economiche, al marketing, e ai sistemi finanziari. Fiducia e futuro: le due parole che hanno tenuto banco nelle convention dell'orientamento e che sono state riprese da Anna Maria Fellegara, preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza, nella conclusione dell'evento. «Al futuro - ha detto la professoressa - si arriva attraverso piccoli passi, affrontando scelte importanti».