Manlio Castagna, vice direttore del Giffoni Film Festival, è stato ospite giovedì scorso dell’appuntamento “Inside the brain” nell’ambito del ciclo di incontri “A tutto Campus”, promosso dall’Ufficio Relazioni Esterne dell’ateneo piacentino in collaborazione con la Provincia di Piacenza.
“Neuromarketing”: una branca del marketing che può essere definita come «l’arte di convincere le persone ad acquistare un bene o un servizio. È così che Castagna, rivolgendosi agli studenti dell’Ateneo, ha definito il neuromarketing applicato ai messaggi cinematografici e pubblicitari.
«Il cervello emotivo ha una enorme influenza sui nostri comportamenti, di sicuro maggiore rispetto alla parte razionale», ha detto. Seguendo la teoria dei tre cervelli del neurologo MacLean, Castagna ha spiegato come moltissime delle decisioni e delle intuizioni di tutti i giorni dipendono dall’emotività, in quanto in molti casi la decisione deve essere presa senza avere il tempo di razionalizzare.
«La pubblicità – ha detto Castagna – deve mirare alle frustrazioni e alle spinte egoistiche delle persone. Deve basarsi su un contrasto, anche semplicemente sulla dicotomia prima/dopo, perché solo così nel nostro cervello sarà resa chiara la differenza fra il possedere uno specifico prodotto e il non possederlo».
«Il messaggio pubblicitario deve comunicare un messaggio concreto, e ciò significa in prima battuta che sia familiare, con una particolare attenzione per l’inizio e per la fine dello spot: l’inizio di un messaggio è fondamentale perché il cervello emotivo (old brain) in questa fase impiega lo sforzo massimo per acquisire informazioni; e la fine perché questo è il momento in cui il cervello ricorda e valuta».
«Ma senza mai scordare la vista e l’emotività», troppo spesso trascurati.