Cosa significa leggere? Quali dimensioni della persona mette in campo? Come trasmettere la passione per la lettura? Che prospettive ci sono per chi opera nelle professioni editoriali? Queste alcune delle domande cui ha tentato di rispondere il workshop conclusivo dell’edizione 2013/2014 del master in Professione Editoria cartacea e digitale realizzato insieme a Creleb, che si è tenuto il 13 novembre nel corso di Bookcity.
Di fronte a una platea di studenti e operatori editoriali, scrittori, editori, docenti e allievi del master hanno messo a confronto le loro esperienze alla ricerca di un “nuovo ecosistema della lettura”. Diverse e composite le voci dei relatori, riuniti in due dibattiti introdotti dal direttore del master Edoardo Barbieri, docente di Storia del librio e dell’editoria, e coordinati rispettivamente da Luca Rivali e da Alessandro Cunietti, docente di Marketing del prodotto editoriale in Università Cattolica.
Accanto a coloro che hanno sottolineato la criticità della situazione della lettura in Italia, come Giovanni Solimine, docente dell’Università di Roma La Sapienza, e Ambrogio Borsani, scrittore, bibliofilo, docente all’Accademia di Brera con un passato di creativo pubblicitario, si sono aggiunte le molte voci di chi evidenzia, malgrado tutto, la ricchezza di opportunità offerte dalla situazione attuale.
Roberto Casati, direttore di ricerca del Cnrs all’Institut Nicod a Parigi, autore di molte pubblicazioni tra cui Contro il colonialismo digitale. Istruzioni per continuare a leggere, mette in luce la capacità della lettura di migliorare lessico, abilità di argomentazione e soprattutto empatia e sensibilità verso gli altri. L’editore di Interlinea e docente del Laboratorio di editoria in Università Cattolica Roberto Cicala ricorda che, si parli di editoria cartacea o digitale, serviranno sempre mediatori culturali capaci di perseguire costantemente la qualità, unica via per superare la crisi.
Della stessa opinione Paola Di Giampaolo, digital project manager di Vita e Pensiero, docente e coordinatrice del master: «La nostra società è affamata di idee, di contenuti e di testi che, per essere letti, devono essere immaginati, scritti, organizzati, promossi, venduti da professionisti: non solo libri o ebook, ma anche siti internet, profili social, materiali di comunicazione». A conferma di questo, i dati appena raccolti sull’occupazione dei diplomati del master, ora redattori, addetti stampa, direttori editoriali, agenti letterari, autori, traduttori, responsabili marketing online, web content editor, social community manager, content manager per prodotti multimediali, copywriter.
Nella tavola rotonda del pomeriggio Romano Montroni, a lungo direttore delle Librerie Feltrinelli e poi consulente delle Librerie Coop, elenca le iniziative del Centro per il libro e la lettura (Cepell) di cui è presidente, evidenzia il ruolo cardine della scuola nel promuovere la lettura e invita ad abbandonare il pessimismo: «Serve ottimismo e passione in editoria».
Francesco Tranquilli, professore marchigiano autore di Contro la lettura. Per una pedagogia del semianalfabetismo, mette in luce l’universo infinito di emozioni che suscita la lettura e la necessità, per chi voglia promuoverne la diffusione, di evitare ogni “razzismo”: non esistono letture che valgono, letture che non valgono. Anche Luca Ferrieri, dirigente bibliotecario e autore di vari titoli sul tema del leggere, sottolinea le tante diverse dimensioni della lettura: la lotta tra quella intensiva, concentrata, e lettura estensiva, distratta, non è affatto nata nella contrapposizione tra carta e società digitale, è sempre esistita. Perché la lettura è tutt’altro che disciplina. La lettura è INdisciplina, è trasgressione.
Tra una tavola rotonda e l’altra, la presentazione del libro Come si fa l’editore. Competenze economiche, fiscali e contrattuali per orientarsi tra carta e web, di Marco Fioretti, realizzato “a 50 mani” dagli allievi del master coordinati dai docenti e pubblicato con Editrice Bibliografica nella prestigiosa collana dei “Mestieri del libro”; la consegna dei diplomi ai 25 allievi che, provenienti dalle facoltà più varie, da architettura a lettere antiche, passando per lingue, comunicazione, lingue, giurisprudenza, ingegneria, sono giunti da tutta Italia e, in un anno di laboratori e di stage presso editori, siti internet, librerie online, testate periodiche, sono divenuti giovani professionisti editoriali.
Infine, la consegna dei Premi a figure di spicco del settore editoriale: il premio Ancora Aldina a padre Romano Scalfi del Centro Studi Russia Cristiana e dei Premi master Professione editoria a Hoepli, casa editrice, libreria e libreria online, a De Agostini Scuola e a Flavia Muccini, direttrice della Biblioteca Crescenzano.
Una giornata ricca di spunti di riflessioni, di storie, di idee raccontati nel sito dagli studenti del master in Professione Editoria e del corso di laurea magistrale in Filologia Moderna dell’Università Cattolica coordinati dal professor Edoardo Barbieri.
MILANO
La lettura è indisciplina e trasgressione
Basta pessimismo, l’editoria può ripartire. Anche i dati sull’inserimento lavorativo degli studenti del master in Professione Editoria fanno ben sperare. Se ne è parlato a Engaging the Reader, nell’ambito di Booocity, con scrittori, editori, docenti e studenti