Un ciclo di seminari che tenta di interpretare il mondo come totalità unitaria e complessa, applicando l'approccio sistemico. Il percorso è coordinato da Lucia Urbani Ulivi - docente di Filosofia della mente in Cattolica e studiosa dei rapporti interdisciplinari sollecitati dalla teoria dei sistemi - e avrà inizio il 25 ottobre con un seminario "sistemico-musicale" condotto dalla clavicembalista Emanuela Pietrocini. È solo il primo di una serie di incontri che spazieranno tra diverse discipline, tutte affrontate con approccio sistemico che completa il tradizionale approccio analitico aprendo a una significativa cooperazione.
Infatti, se consideriamo un oggetto come sistema - e può trattarsi di oggetti microfisici, di sistemi ingegneristici, di tessuti biologici, di edifici, di società, di organizzazioni, di conoscenza umana, di fenomeni psichiatrici - vuol dire che stiamo osservando una somiglianza profonda tra oggetti così diversi, che è la rete di relazioni che collega e vincola le parti di cui tali oggetti sono costituiti. Essi acquistano un'identità, una forma, grazie a tali relazioni, in modo indipendente dalla natura dei loro singoli elementi.
La sistemica applicata in campi differenti agisce da potente e innovativo strumento di chiarificazione della realtà. È proprio quanto intende fare il ciclo di seminari "Ricerche sistemiche in filosofia, nelle scienze e nelle arti", che offre un quadro dei molteplici sviluppi e delle sue applicazioni nelle discipline più disparate: dalla filosofia alla fisica, dalla teologia al diritto, dall'economia alla musica.
«La prospettiva sistemica costituisce una scelta "irrinunciabile" per un'autocomprensione del fenomeno musicale che non voglia essere solo descrittiva o letteraria, ma anche capace di arricchire l'operatore musicale di consapevolezza e comprensione», spiega Urbani Ulivi, presentando il primo appuntamento. Secondo la professoressa «la musica è un insieme coerente di procedimenti artistici governato da una legge intellegibile in relazione indissolubile con il fenomeno sociale, dunque con il pubblico, nel quale si realizza». E aggiunge: «Considerare la musica come un sistema complesso, caratterizzato da confini non definiti, apertura logica, relazioni non lineari tra elementi, comportamenti caotici, adattativi e anticipatori consente una comprensione diacronica del fenomeno musicale e sincronica dei differenti fenomeni, dalle musiche più strutturate alle improvvisazioni del jazz». Non sfugge all'approccio sistemico neppure l'economia. Tra gli ospiti di punta degli incontri, che termineranno a luglio 2014, l'economista francese Jean Paul Fitoussi che affronterà il tema del rischio sistemico in economia.
Programma degli incontri ( KB)