Il sistema di sicurezza alimentare europeo è talmente controllato che i cittadini possono essere sempre sicuri di consumare un prodotto "made in Europe". Anche quello italiano garantisce in pieno la genuinità, anche se i nostri cibi sono talmente apprezzati che ora dobbiamo fare i conti con le "imitazioni". Questi i temi che sono stati affrontati nel corso dell'incontro "La sicurezza alimentare per i cittadini europei: ecco perché mangi sicuro", organizzato il 27 maggio nell'ambito dei seminari Agrisystem nella sede di Piacenza.
Ad analizzarli è stato Silvio Borrello, responsabile della Direzione nazionale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute. La tematica della sicurezza alimentare è una delle più sentite in tutta Europa. Perciò l'intero sistema è sicuro ed esente da contaminazioni esterne. «Nel 2010 la Commissione europea ha messo in campo il cosiddetto EuroBarometro - ha spiegato - per avere la percezione dei maggiori problemi che provano le persone. Ed è risultato che avere la certezza di mangiare cibi sani e controllati è al terzo posto». Per questo motivo, specialmente dopo il fenomeno della "mucca pazza", il sistema si è evoluto ed è diventato pressoché perfetto.
«Oggi possiamo essere sempre sicuri di consumare un prodotto di origine europea al cento per cento, e nel nostro caso di origine italiana. Facciamo controlli continui e abbiamo anche avviato ulteriori iniziative di tutela verso i Paesi più a rischio, tra cui la Cina, per formare il loro personale in modo che si adegui alle normative europee», ha proseguito Borrello. L'Italia però deve fare i conti con un altro problema ora, ovvero i falsi cibi "made in Italy" che si stanno diffondendo in tutta Europa. «Purtroppo è un problema in espansione che riguarda tanti alimenti - ha detto Borrello - e su questo punto dobbiamo aumentare la guardia per quanto riguarda i marchi. Da un altro punto di vista però possiamo dirci lusingati: i nostri prodotti sono così buoni che vengono copiati».