Cresce la voglia di fare esperienze di studio o di lavoro all’estero. E cresce il valore che rivestono sia nella crescita personale degli studenti che nel miglioramento del loro curriculum. I vantaggi sono garantiti dal network con le più prestigiose università del mondo. «La Cattolica tiene molto allo sviluppo di questa rete - fa notare il professor Pier Sandro Cocconcelli, delegato del rettore al coordinamento dei progetti di internazionalizzazione -. Da anni abbiamo intrapreso un'attività volta all’ampliamento dell’offerta dei nostri programmi internazionali. In partnership con più di 600 università estere in 79 nazioni, offriamo semestri di studio e lavoro, corsi di lingua in Italia (preparazione per certificazioni linguistiche) e all’estero (inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e arabo) e programmi intensivi».
Per citarne solo alcune, i nostri studenti possono studiare alla Columbia University (New York, Usa), Ucla (Los Angeles, Usa), Stanford University (Palo Alto, Usa), University of Chicago (Chicago, Usa), University of Queensland (Brisbane, Australia), University of Western Australia (Perth, Australia), University of Cambridge (Cambridge, Uk), London School of Economics (London, Uk). «Nel corso degli anni, sia la domanda sia l’offerta sono cambiate radicalmente e gli studenti hanno dimostrato un interesse crescente - prosegue Cocconcelli -. In cinque anni gli studenti andati all'estero grazie a questi programmi sono passati da 974 a oltre 2170».
Il reale valore di queste esperienze può essere riassunto nella testimonianza di una ragazza all’International Day in aula Pio XI, classificata seconda al contest fotografico My Ucsc Abroad Summer 2013. «Commentava così i suoi due periodi all’estero, conclude il professore - : “Sono state due esperienze importanti perché mi hanno fatto cambiare il modo di pensare. E mi hanno già spalancato le porte, dopo la tesi, di un lavoro a Gerusalemme”. Spero davvero che un’esperienza così possa diventare una reale opportunità di crescita, non solo professionale, per tutti i nostri studenti».