Un software per prevenire e combattere la dipendenza del gioco d’azzardo, un problema che, secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) colpisce nel nostro Paese il 3% circa della popolazione. È l’esito, finora unico al mondo, del lavoro di ricerca coordinato da Matteo Temporin, docente di Informatica alla sede di Brescia dell'Università Cattolica e presidente della società GRSystem-Sistema gioco responsabile, che ha suscitato l’interesse del dipartimento Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri.
«Abbiamo cercato di isolare le caratteristiche cognitive del giocatore compulsivo, elaborando su questa base specifici algoritmi che ci permettono di analizzare i comportamenti dei giocatori davanti a slot machine, videolottery o giochi online». Un complesso lavoro di ricerca che ha impegnato per tre anni sei ricercatori di varie università, con alle spalle numerose esperienze internazionali. I loro studi hanno consentito la realizzazione di una strumentazione di “machine learning” da applicare ai diversi sistemi di gioco per intercettare gli utenti più a rischio di dipendenza. Il fine ultimo è renderli consapevoli e responsabilizzarli attraverso un'operazione di prevenzione primaria. «Ora siamo nella fase di validazione - spiega Temporin - e già l'anno prossimo contiamo di centrare il nostro obiettivo: intercettare con software ad hoc i comportamenti a rischio e offrire ai giocatori avvertenze personalizzate come, per esempio, “Stai perdendo il controllo, fermati prima che sia troppo tardi”».
La GR Platform può essere utilizzata in tutte le attività di gioco che abbiano una base informatica. E oltre a individuare i giocatori problematici, avvertendoli dei pericoli che corrono, il “cervellone” può essere impiegato «anche per condurre indagini epidemiologiche sul fenomeno del gioco compulsivo e sui sistemi di gioco più a rischio di scatenare dipendenza». La fase di validazione in corso - prosegue Temporin - ci serve per confrontare i risultati delle nostre valutazioni tramite software con quelli del questionario Sogs, usato dagli psicologi di tutto il mondo per “misurare” la propensione al gioco d'azzardo patologico, il cosiddetto gambling». Questo step è già stato concluso "con successo" per quanto riguarda i giochi online, e ora si tratta di passare a validare il sistema nei casinò e sulle videolottery. «In entrambi i casi saranno coinvolte 300 persone, lo studio durerà 3-6 mesi e già dal 2013 prevediamo di arrivare al traguardo: valutazione dei giocatori in automatico, per fornire avvertenze mirate e fare prevenzione».
Il tutto con la dovuta attenzione alla privacy del giocatore, tengono a evidenziare dalla GRSystem: all'inizio la garanzia di anonimato è totale perché non c'è alcun collegamento fra i dati visibili trattati e il soggetto interessato. «Ma poi la piattaforma potrebbe avere sviluppi diversi, che potrebbero comportare un trattamento dei dati sensibili con collegamento al soggetto. Per questo abbiamo già fatto un'istanza al Garante della privacy, che sta analizzando la situazione».