Indagare il successo formativo degli studenti, inteso come raggiungimento del pieno sviluppo della persona umana. È l’obiettivo di una ricerca presentata nel corso del convegno “Solidarietà sociale e impegno educativo. Promuovere il successo scolastico per il successo formativo”, organizzato dal Centro Studi e Ricerche sulle Politiche della Formazione dell’Università Cattolica (Ceriform) il 5 dicembre, Giornata internazionale del volontariato. Lo studio è stato curato dal centro di ricerca con l’Associazione Portofranco Milano Onlus.
Renata Viganò, direttore del Centro di ricerca, ha aperto i lavori sottolineando che questa collaborazione si è sviluppata alla luce di una idea profondamente condivisa, ossia che il successo formativo, da tempo oggetto di attenzione del Ceriform, è un bene e un compito ineliminabile per la società e impone la condivisione di una responsabilità educativa. L’incontro è stato introdotto anche dai saluti del direttore della sede milanese dell’Università Mario Gatti, che ha sottolineato come l’esperienza di Portofranco esemplifichi il fatto che l’apprendimento avviene sempre in un contesto e da questo è influenzato, e del preside di Scienze della formazione Michele Lenoci che, oltre a richiamare l’importanza dell’iniziativa per la facoltà, ha ricordato l’imprescindibilità della personalizzazione dei percorsi educativi finalizzati alla piena realizzazione dell’individuo.
Il presidente Alberto Bonfanti ha presentato la peculiarità della proposta dell’associazione Portofranco Milano che da anni offre un servizio gratuito di qualificato aiuto allo studio avvalendosi dell’attività di numerosi volontari. «Portofranco - ha affermato - è più fatta che pensata. Proprio per questo, l’opportunità di essere coinvolti in una ricerca di livello universitario è un’occasione preziosa per fermarsi a riflettere».
La presentazione dei principali dati della ricerca, a cura delle autrici Katia Montalbetti e Cristina Lisimberti, ha offerto lo spunto per una lettura interdisciplinare del tema. Il professor Giorgio Chiosso dell’Università di Torino ha richiamato l’attenzione sull’imprescindibile alleanza educativa tra scuola, famiglia e società e tra le generazioni, alleanza che non può che essere una “questione di cuore”. Accompagnare il cammino di crescita personale e di progressiva costruzione di un progetto da parte di ogni studente - risorsa per la comunità, la società civile, il sistema produttivo - necessita di un investimento educativo profondo e connesso con le dimensioni più autentiche della persona.
«Le relazioni sociali - ha proseguito la sociologa della Cattolica Lucia Boccacin - sono caratterizzate da una semantica dell’eccedenza, che le rende costitutive della società; in particolare il circuito del dono, bene esemplificato dalla gratuità e dall’investimento sulle “premure fondamentali” che caratterizzano Portofranco, è un ineliminabile meccanismo generatore di capitale sociale».
L’incontro si è chiuso con l’auspicio condiviso dai partecipanti che la ricerca universitaria si lasci interpellare dal territorio in modo da consolidare legami significativi con il contesto sociale ed educativo continuando in questo modo ad interpretare nella maniera più autentica la vocazione originaria dell’Università Cattolica. Come ha richiamato nelle conclusione il Direttore del Ceriform, ne scaturiscono precise indicazioni di ripensamento sia per le politiche dell’educazione e della ricerca sia per quelle sociali e del welfare.