Secondo i calcoli di Transcrime, droghe (eroina, cocaina, cannabis, amphetamina e ecstasy), contraffazione, traffico illecito di sigarette e traffico illecito di armi, da soli, corrispondono a più di 80 miliardi di euro di ricavi per le mafie nei 28 paesi europei. Attività illegali a cui ne vanno aggiunte di emergenti e profittevoli come frodi, traffico di esseri umani, sfruttamento della prostituzione, furto organizzato e gioco illegale/match fixing.
Sono alcuni dei dati presentati il 29 settembre, a Bruxelles, dal Centro di ricerca interuniversitario durante la conferenza “High-Level Conference on a Renewed EU Internal Security Strategy”, alla presenza della Commissaria Eu Malmstrom, del ministro degli Interni Angelino Alfano e del direttore di Europol Rob Wainwright. Si tratta dei risultati preliminari risultati del progetto OCP – Organised Crime Portfolio (www.ocportfolio.eu), finanziato dalla Commissione Europea e coordinato da Università Cattolica – centro Transcrime.
Il progetto, il cui rapporto finale sarà disponibile da dicembre 2014, ha risposto ad alcune domande sull’economia del crimine organizzato in Europa: quanto guadagnano i gruppi criminali dai mercati illegali? E dove investono i proventi illeciti? In quali territori? In quali settori economici? Secondo quali dinamiche e per perseguire quali obiettivi? Cosa viene confiscato ai gruppi criminali in Europa?
OCP ha anche prodotto una prima mappatura delle aree geografiche e dei settori a rischio in Europa. Secondo l’analisi di Transcrime, tra le regioni europee più esposte alle infiltrazioni nell’economia legale vi sono le regioni del Sud Italia, il Nord-Ovest (in primis la Lombardia), Andalusia, Provenza e Costa Azzurra, le grandi aree urbane (Madrid, Parigi, Londra, Berlino su tutte) e le aree di passaggio e frontiera (per esempio le grandi aree portuali del nord Europa).
Per quanto riguarda i settori economici preferiti dal riciclaggio dei gruppi criminali figurano costruzioni, bar e ristoranti, trasporti, commercio (soprattutto di prodotti alimentari e abbigliamento) e attività immobiliari. Ma tra i settori ‘emergenti’ vanno annoverati energie rinnovabili (soprattutto eolico), VLT e slot machine, money transfer, gestione dei rifiuti.
Il rapporto finale, che sarà pubblicato al termine dell’anno, fornirà maggiori dettagli e una mappatura completa, con un approfondimento su sette paesi: Italia, Francia, Finlandia, Irlanda, Spagna, Olanda e Regno Unito.