Una proposta più ricca, con temi di frontiera come il neuromanagement e il cybercrime. E con un vasto investimento in cultura, da toccare con mano in quel grande museo a cielo aperto che è il nostro Paese. Le Summer School 2017, che salgono da 19 a 28 rispetto allo scorso anno, sono un’opportunità per chi vuole sfruttare il periodo estivo per approfondire specifici temi di studio o ricerca. La formula concentrata (una settimana), spesso ospitata in luoghi d’interesse artistico, culturale, storico, paesaggistico, enogastronomico, permette un’immersione totale, che attiva non solo i processi conoscitivi ma anche la dimensione esperienziale.
A fianco delle 14 School nel settore umanistico e dei beni culturali - con percorsi “classici” sui grandi autori (da Dante a Manzoni, fino a Leopardi, Pascoli e Montale) studiati nei loro “luoghi” - le proposte 2017, tracciano un percorso che tocca la nostra geografia da Nord a Sud. Con una novità.
Sperimentare viaggi nei luoghi della geografia e della conoscenza, la capacità di osservare, capire e raccontare, è quanto propone la Summer School Il viaggio e il suo racconto: scrittura, disegno, fotografia e video. Una riflessione sull’arte di viaggiare, che si svolge nel quadro del turismo sostenibile e responsabile, a contatto con il territorio e le persone che vi abitano, con laboratori che mirano a sviluppare la propria capacità di osservazione, e di apprendere “sul campo”, sotto la guida di esperti, l’uso dei diversi strumenti per narrare il viaggio: dal reportage al video, dalle foto al “Carnet di viaggio”.
Ma non toccano solo “luoghi” fisici le Summer School dell’Università Cattolica. Arrivano anche ad altri tipi di confini. Alla frontiera della scienza si spinge, per esempio, il programma Neuroscienze e management, che affronta i più recenti risultati della ricerca applicati ai contesti aziendali. Le scoperte neuroscientifiche gettano, infatti, nuova luce su molti aspetti dell'attività manageriale: dalle gestione delle persone al decision making, dal cambiamento alla leadership, dall'age management alla gestione della complessità sino al marketing, passando per il mondo della finanza.
La Summer School on Cybercrime propone un viaggio virtuale nel cyberspazio, come “luogo” in cui avvengono nuovi tipi di crimini contro i sistemi informatici, oltre che come strumento semplificatore per i crimini “tradizionali”. Al cuore del programma, proposto a Milano con il centro di ricerca olandese TNO, i network peer-to-peer, che permettono di mantenere l’anonimato e le cripto-valute, come il bitcoin, diventati ormai strumenti potenzialmente illeciti rivolti a crimini quali il traffico di droghe, di armi, o al cyber-terrorismo. Una Summer School che incontra la richiesta di Europol: fornire un training adeguato agli specialisti del settore, per poter condurre indagini, rintracciando le valute virtuali scelte dai cyber-criminali sulla Darknet.
L’itinerario si allarga anche oltre i confini nazionali, con la European Media and Communication Doctoral Summer School, proposta da un consorzio di 21 Università Europee e dalla European Communication Research and Education Association (Ecrea). Al mondo guarda anche la Summer School Managing International Relations, ideata per chi intende intraprendere una carriera di analista, o già lavora, in organizzazioni internazionali, fondazioni, società di consulenza e multinazionali nell’ambito della politica internazionale e degli studi strategici. Entrambi i programmi sono proposti interamente in lingua inglese e quest’ultimo si svolge in modalità Mooc. Per la prima volta parte una Summer in lingua tedesca dedicata alla Interkulturelle Kommunikation, rivolta a studenti universitari e giovani professionisti interessati a carriere in ambito economico-sociale in Paesi di area germanica.
Infine, un viaggio nella storia. È quello rivolto agli insegnanti desiderosi di approfondire Le eredità del Novecento. Un focus su storia e cultura del Ventesimo secolo, per coglierne i mutamenti e identificarne il paradigma. Conoscere gli eventi e il pensiero che hanno caratterizzato il Novecento risulta particolarmente rilevante per chi, avendo compiti educativi e di istruzione, necessita di saper interpretare e trasmettere contenuti ed esperienze.