I piccoli eroi sono sempre quelli che salvano. È con questo messaggio di fiducia che la fiaba Nano Gianni contro i granelli rossi edita da Giunti editore ha scalato la classifica Amazon dei libri per l’infanzia più venduti in Italia e ha conquistato famiglie e bambini.
Scritta dallo psicologo dell’emergenza dell’Università Cattolica, Fabio Sbattella, e disegnata dall’illustratrice Giada Negri, la storia vuole essere uno strumento concreto per aiutare i bambini e le loro famiglie nelle fatiche dell’isolamento dovuto al Covid-19 ma anche un veicolo di solidarietà perché l’autore ha deciso di devolvere suoi compensi a favore dei progetti della Solidarietà Internazionale della ONG Fondazione Don Carlo Gnocchi.
L’incipit e significativo: “Nel regno di Madia c’era un grande fermento. Le porte della città erano state sbarrate e i soldati correvano su e giù per le strade”.
Una situazione che ci riporta istantaneamente con l’immaginazione alla clausura di questi giorni, all’impossibilità di uscire dai confini delle nostre città, alle paure e al disorientamento difficili da decifrare.
Il racconto non vuole essere una spiegazione chiara e comprensibile ai più piccoli di quello che sta succedendo a causa del coronavirus. Piuttosto è una fiaba tradizionale e come in tutte le fiabe anche qui sono nascosti i segreti delle narrazioni incisive per la mente in travaglio e le leve più profonde per comunicare con il mondo interiore dei bambini.
La fiaba è la possibilità più semplice che ci è data per toccare le emozioni profonde che, in questa dimensione, si liberano fra chi legge e chi ascolta. È un mondo che, per magia, si apre di fronte ai nostri occhi. Un sogno guidato, tradotto in parole e colori.
Il Nano Gianni e i granelli rossi è uno strumenti, una chiave possibile per affrontare e leggere la realtà di un’epidemia come quella del coronavirus che ha travolto inaspettatamente tutto il nostro mondo.
Un racconto vero, dove ci sono gli adulti e una minaccia, ma non si vede il volto cattivo del coronavirus, così come esso non è visibile nelle nostre vite. I granelli rossi sono il contesto che cambia, sono un tratto nuovo della realtà da affrontare e da superare insieme, come collettività.
Vari personaggi proveranno a salvare la situazione ma, come sanno i bambini, saranno gli eroi più piccoli ad essere decisivi.
Umiltà, ironia, cooperazione e soprattutto fantasia creativa sono le risorse vincenti.
E il racconto non è il solo strumento presente nel libro. Il testo è corredato da concrete proposte di gioco, da sviluppare in famiglia per ventidue giorni, che costituiscono solo uno spunto per suggerire di inventarne altre sempre nuove.
Esse ripercorrono i nodi della vicenda fiabesca, proponendo occasioni concrete per esprimere emozioni, condividere ragionamenti, elaborare simbolicamente e insieme i vissuti profondi.
Lo strumento, validato da un panel di pedagogisti, genitori e psicoterapeuti dell’infanzia, è accompagnato da una lettera ai genitori del filosofo e psicanalista Umberto Galimberti.