“Braccialetti rossi” è uno dei casi televisivi degli ultimi due anni: le storie dei ragazzi che in ospedale lottano contro le loro malattie attraverso l’amicizia sono state seguite da una media di 6 milioni puntata. E a dare ancora più forza a queste storie e a queste amicizie ci sono le canzoni, scritte e curate da Niccolò Agliardi.
Alla vigilia della puntata finale della seconda serie, in onda domenica 15 marzo, il cantautore milanese è stato ospite del master in Comunicazione musicale, in una lezione del corso di “Ufficio stampa per la musica”. L’insegnamento è tenuto dal professor Riccardo Vitanza, titolare dell’agenzia Parole & Dintorni, che cura la comunicazione, tra gli altri, di Ligabue, Elisa, Emma, Francesco DeGregori e, appunto, di Niccolò Agliardi.
Niccolò Agliardi è salito in cattedra il 12 marzo per parlare della propria attività di compositore e autore, del suo rapporto con la musica e con l’industria discografica. Agli studenti ha raccontato che la colonna sonora di “Braccialetti Rossi”, di cui è uscita da poco quella della seconda stagione, è stata sviluppata in modo da possedere «un’importanza strutturale e non accessoria» rispetto alle immagini. «La musica nasce sul set e con i ragazzi protagonisti», ha continuato.
Riguardo alle collaborazioni «anomale» presenti all’interno della colonna sonora, tra cui ricordiamo De Gregori, Roberto Vecchioni ed Emis Killa, Agliardi confessa di essere partito con l’obiettivo di proporre ai più giovani una musica che abbia radici nelle parole dei grandi autori: «Offrire ai ragazzi la storia del cantautorato italiano penso che sia un grande regalo, non solo mio ma anche da parte di tutti gli artisti coinvolti». Quest’esperienza gli ha regalato ben più di una lista di brani: «Ho guadagnato sei fratelli, i protagonisti della serie televisiva».