Tre premi Nobel, come Tullio Regge, Carlo Rubbia, Riccardo Giacconi; grandi nomi della scienza come Margherita Hack, della politica e del diritto come Giuliano Amato e Sabino Cassese, dell’economia come Lorenzo Bini Smaghi, del giornalismo come Gianni Riotta. L’elemento che accomuna questi personaggi è l’aver usufruito, all’inizio della propria carriera, di una borsa di studio Fulbright.
Se la cifra costante dei finanziamenti Fulbright resta l’eccellenza, diverse sono oggi le tipologie esistenti: grants per opportunità di studio post-laurea (Master e PhD), di ricerca, di insegnamento, in particolare nell’ambito delle scienze umanistiche e sociali, di sviluppo di proprie idee imprenditoriali tramite il programma specifico Best – Business and Student Training.
Il 10 novembre Università Cattolica e Commissione Fulbright presenteranno il programma e tutte le opportunità dedicate a studenti, ricercatori e docenti nell’anno accademico 2015/2016. Saranno presenti, tra gli altri, Federica Olivares, docente della Cattolica e membro del Consiglio direttivo della Commissione, e diversi testimoni che hanno in passato usufruito dei finanziamenti Fulbright. L’evento cade nel corso dell’International Education Week, iniziativa annuale del Dipartimento di Stato e del Dipartimento dell’Educazione, con l’obiettivo di promuovere gli scambi internazionali nell’ambito accademico e della formazione in generale.
Nato negli Stati Uniti in seno al Congresso appena dopo la fine sella Seconda Guerra Mondiale, il programma Fulbright può essere considerato la dimensione culturale del processo di pace tra gli Stati Uniti e l’Europa, parallela alle iniziative per la ricostruzione economica del Piano Marshall. Oggi il programma opera in circa 155 Paesi del mondo e sono quasi 300.000 coloro che hanno beneficiato di una borsa Fulbright, di cui oltre 10.000 in Italia. Nel nostro Paese, il programma è finanziato e gestito congiuntamente dal Dipartimento di Stato americano e dal Ministero degli Affari Esteri italiano attraverso la Commissione per gli Scambi Culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti.