Sono stata attirata dalla possibilità di approfondire la mia conoscenza di Dante proprio in una delle città che più lo rappresenta - dice J. Ni Mhainin, studentessa del Trinity College di Dublino - e posso dirmi soddisfatta dell'esperienza». Entusiasta della partecipazione è anche J. Hartley, dottoranda dell'Università di Oxford, che sottolinea come la Scuola consenta non solo di approfondire le proprie conoscenze, ma anche di stringere una rete di contatti indispensabili per i propri studi. Sono solo due delle testimonianze raccolta tra i partecipanti alla settima edizione della Scuola estiva internazionale di Studi danteschi che si è conclusa il 31 agosto scorso.
La Scuola, organizzata dall'Università Cattolica del Sacro Cuore e dal centro dantesco dei Frati minori conventuali di Ravenna, ha avuto inizio il 25 agosto alla presenza dell' arcivescovo di Ravenna, delle autorità provinciali e comunali, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Gli iscritti a questa edizione sono stati numerosi; accanto a studenti universitari italiani e stranieri, hanno partecipato dottorandi, insegnanti di scuole superiori e liberi studiosi del poeta.
I quattro moduli didattici intensivi, tenuti dai professori Alessandro Ghisalberti, C. Calenda, A Menichetti e L. Formisano, hanno permesso di sviluppare nuove prospettive dalle quali guardare all'opera di Dante, concedendo anche ampio spazio al dialogo tra i relatori e i partecipanti. Apprezzatissime le visite esterne: oltre all'ormai irrinunciabile tour per la Ravenna dantesca, quest'anno è stato possibile ammirare anche importanti codici e documenti custoditi alla Biblioteca Classense e all'Archivio diocesano.
Notevole successo hanno ottenuto pure le conferenze pubbliche serali, tenute da G. Petrella, L. Battaglia Ricci e G. Ledda presso la Chiesa di S. Francesco. L'affluenza di pubblico ha ben dimostrato l'interesse che l'attività della Scuola suscita in Ravenna. L'organizzazione è stata orchestrata dal professor Giuseppe Frasso, responsabile della direzione scientifica della Scuola. Gli organizzatori, soddisfatti di questa settima edizione, sperano in un continuo miglioramento, soprattutto con l'avvicinarsi degli anniversari danteschi (2015 e 2021).