«Non perdete la speranza, non rassegnatevi mai» E' un invito a non arrendersi e a non mollare quello del direttore del Sole24Ore, Roberto Napoletano. Intervenuto in occasione della consegna dei diplomi agli allievi del master in Media Relation dell'Università Cattolica di Milano il direttore del Sole ha esortato i giovani a non gettare la spugna. «Il mercato - ha detto - ha fame di idee e progetti. Sfruttate al massimo le potenzialità offerte dai nuovi media, utilizzate al meglio le competenze che solo voi giovani potete sviluppare. Gettatevi a capofitto in ciò che fate e non accontentatevi, fate quello per cui siete disposti a sacrificarvi. L'Italia, attraverso i giovani come voi, deve recuperare la voglia di riscatto».
Quando c'è la voglia di rialzarsi, di lavorare, i risultati arrivano. Può ben dirlo il direttore Napoletano, arrivato alla direzione del quotidiano di via Monte Rosa in un momento decisamente difficile: «Quando sono arrivato ho trovato un giornale che aveva perso la sua anima, con un calo delle vendite decisamente preoccupante. Ora le cose però sembrano essersi sistemate, l' incremento delle copie vendute, al +23%, un miracolo di questi tempi, ci permette di tornare a guardare con serenità al futuro». Un rilancio che però non è stato facile perché, come ha spiegato Napoletano, l'incremento delle vendite è passato attraverso misure impopolari come l'aumento del 50% del prezzo del quotidiano, da 1 € a 1,50 € (arrivato al 100% la domenica da 1€ a 2€). «Sono stato vicedirettore del Sole nel periodo in cui vendevamo più copie del Financial Times. Possiamo tornare a quei livelli e attestarci di nuovo come primo giornale economico europeo».
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Il segreto di questa rinascita per Napoletano è semplice: aver restituito al giornale il suo ruolo, la sua anima. «Il Sole ha raccontato in modo essenziale, competente e asciutto ogni aspetto della vita di questo Paese. Non solo la finanza. Questo ovviamente non vuol dire - ha aggiunto il direttore - che la testata debba perdere la sua identità. Il Sole è sempre stato 'il secondo giornale che si legge per primo' trasformarlo indistintamente in un quotidiano di stampo "generalista" è stato un grave errore».
Napoletano si è poi soffermato sulla crisi: «E' un fenomeno che parte dalla finanza e tocca l'economia reale. La governance politica deve cambiare. E deve cambiare anche l'Europa. Un'inversione di tendenza che riguarda anche il nostro Paese. Noi italiani dobbiamo toglierci tutti i nostri vizi, quelli che per intenderci - spiega Napoletano - hanno causato il nostro debito pubblico».