Riprende la stagione culturale all’interno dei Collegi milanesi: da sempre le residenze dell’Università Cattolica si fanno sede di percorsi di approfondimento e incontri che sono occasione di dibattito e confronto per chi risiede nelle strutture, e non solo. Con le testimonianze di ospiti di riguardo e i temi di ampio respiro scelti per conferenze, cineforum, presentazioni di libri e interventi, si entra a far parte di un mondo culturale e intellettuale che non è precluso a nessuno, anzi: all’interno del Collegio Marianum e del Collegio Augustinianum chiunque sia interessato è accolto a braccia aperte.
L’Augustinianum apre la ricca serie di incontri culturali – che ha già avuto un interessante punto di partenza con la mostra fotografica Viaggio in Terra Santa. I progetti dell’Associazione pro Terra Sancta nella terra amata da Dio (dal 15 settembre al 31 marzo 2019, sala Pototschnig, ingresso libero) – il 17 ottobre: alle ore 18 si terrà, nell’Aula Ruggilli-Giavazzi, la presentazione del volume di Pier Fernando Giogietti Lutero e la Riforma. Lo spirito del germanesimo nel rigetto del Rinascimento (Pisa, ETS, 2017). Sarà occasione per approfondire Lutero e la Riforma assieme all’autore, al moderatore Nicola Gadaleta (aiuto direttore del Collegio Augustinianum) e al professore ordinario di Storia del Cristianesimo dell’Università degli Studi di Catania Roberto Osculati.
Nella giornata di sabato 27 ottobre (dalle 9.30 alle 18) all’interno del Salone delle conferenze del Collegio Marianum si svolgerà, in collaborazione con il Collegio e con Sirts (Società Italiana di Ricerca e Terapia Sistematica) l’evento La violenza estrema della guerra. Si tratta di un appuntamento certamente impegnativo e affascinante per il Collegio Marianum, che festeggia nel mese di novembre ottant’anni dalla sua fondazione. La residenza accoglierà un ciclo di conferenze, dopo le quali verrà data la possibilità di lavorare in gruppo, per un approfondimento maggiore su tematiche di estrema attualità, come gli effetti collaterali della guerra in Afghanistan, il processo di disumanizzazione e riumanizzazione dopo i genocidi in Burundi, gli effetti a livello individuale e collettivo che la guerra produce nell’essere umano.