Il verificarsi di un evento determinante l’insorgere di una maxi-emergenza sanitaria (situazione in cui il numero di persone coinvolte è sproporzionato rispetto alle risorse disponibili) è una possibilità da non sottovalutare: catastrofi naturali, disastri industriali, incidenti aerei e ferroviari, azioni terroristiche rappresentano, come documenta la cronaca quotidiana, un’eventualità tutt’altro che remota. Purtroppo il nostro Sistema Sanitario è sempre più limitato sia in termini di risorse e possibilità, perciò solo una preparazione adeguata di tutte le istituzioni che possono ritrovarsi a fronteggiare una maxi-emergenza, può evitare che questa si trasformi in una maxi-tragedia.
A tal fine il Policlinico universitario “A. Gemelli” ha organizzato per la prima volta a Roma il corso internazionale Medical Response to Major Incidents & Disasters – MRMI, che si è svolto dal 13 al 15 giugno nel Polo Giovanni XIII dell’Università Cattolica. Patrocinato dall’European Society for Trauma and Emergency Surgery – Estes, il corso è stato messo a punto dal professor Stenn Lennquist, presidente della Sezione Disaster and Military Surgery dell’Estes ed emerito dell’Università di Linkoping (Svezia), inventore di Emergo-Train e Macsim (Mass Casualties Simulation System), una vera autorità in Medicina delle Catastrofi e nella formazione del personale coinvolto nella gestione delle maxi emergenze.
Il corso, a cui hanno aderito anche gli altri due Dea di II livello di Roma, Policlinico Umberto I e Ospedale San Camillo, è stato tenuto dai medici dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, insieme a alcuni colleghi del Policlinico Gemelli. Il San Raffele quest’anno, nel corso dell’ultimo Congresso annuale dell’Estes svoltosi lo scorso maggio a Francoforte, è stato riconosciuto come centro di riferimento italiano per il Corso di Mrmi e detentore dei diritti per l’Italia.
Per rispondere adeguatamente a una maxiemergenza, è fondamentale mettere in campo molte competenze: la gestione e il triage dei feriti sulla scena dell’evento, il loro trasporto, la diagnosi e il trattamento definitivi all’interno dell’ospedale, l’azione di coordinamento e di comando a tutti i livelli.
Coordinatore scientifico e organizzativo nell’edizione del corso al Policlinico Gemelli è il professor Daniele Gui, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia d’urgenza del Gemelli: «Sono stato allievo del corso in una edizione internazionale e ho immediatamente compreso che si tratta di una esperienza necessaria e formativa per chiunque si voglia impegnare nella emergenza e coordinare con tutti gli operatori della catena del soccorso. Roma ha estremo bisogno di addestrare i suoi first responders a lavorare di concerto, data la sua importanza nel mondo laico e religioso. Con questa iniziativa vogliamo dimostrare a tutti i colleghi impegnati nell’emergenza che vogliamo fare del Policlinico Gemelli non soltanto un ottimo centro trauma, ma anche un polo di interazione con tutti per il miglior successo delle strategie di soccorso. La Direzione Generale del Policlinico si è mostrata sensibile a questa esigenza».
Il corso, della durata di tre giorni è stato realizzato per la prima volta in lingua italiana. Prevedeva l’addestramento alla gestione di una maxi emergenza di tutto il personale che interviene nella catena dei soccorsi: da quello extra-ospedaliero (118, Vigili del Fuoco, Forze di Polizia, Protezione Civile) a quello intra-ospedaliero (operatori dell’emergenza urgenza, delle sale operatorie e delle rianimazioni). Verranno coinvolti anche i livelli decisionali della pianificazione, dentro (Direzioni Ospedaliere) e fuori (Prefettura, Difesa Civile, Centrali Operative) l’ospedale.