Università e sport, Almed e Sky Italia: una collaborazione che continua da sette anni, per formare nuove leve per l’area dell’informazione sportiva in Tv. La Summer School Ideazione e produzione di programmi televisivi sullo Sport, in programma a Milano dall’11 al 24 maggio, nasce dalla convergenza di due esperienze importanti, come spiega il direttore scientifico Giorgio Simonelli, docente di Giornalismo radiofonico e televisivo nel corso di laurea in Linguaggi dei media della facoltà di Lettere e filosofia.
«Da un lato la riflessione teorica sulla rappresentazione televisiva dello sport, nata in Università Cattolica per opera di Gianfanco Bettetini (allora direttore della Scuola di Specializzazione in Analisi e Gestione della Comunicazione, antenata dell'Almed); dall'altro la ricerca di nuovi modelli di informazione all'interno di una redazione come quella di Sky Sport 24 posta di fronte all’esigenza di un formato di tg del tutto inedito quale era l’all news. La sensibilità per la ricerca a e la formazione del direttore Massimo Corcione hanno unito le due esigenze», afferma il professore.
A chi si rivolge? «La School intende formare profili di ideatori/autori/gestori di prodotti televisivi nuovi, legati allo sport. Attenzione, però: non giornalisti-conduttori ma figure che operano prevalentemente dietro le quinte nella delicata fase di invenzione e organizzazione di format televisivi capaci di leggere e rappresentare le varie forme dello sport in modo originale».
Che valore aggiunto offre la collaborazione con Sky? «È evidente quanto sia fondamentale nella costruzione del percorso formativo la didattica prevista negli studi di Sky. Dopo una serie di lezioni teoriche e di laboratori svolti in università da parte di docenti e autori di studi sullo sport, gli studenti entrano in contatto diretto con i professionisti del network televisivo nel momento in cui questi operano su un prodotto e assistono alle fasi di elaborazione (scrittura, regia, montaggio, postproduzione). Infine, divisi in gruppi, realizzano un'ipotesi di format che viene valutata dall'equipe di Sky. Così vengono immediatamente messe alla prova sul campo le conoscenze sviluppate nella fasi precedenti».
C’è qualche partecipante alle edizioni precedenti che ha fatto più strada di altri in questo settore? «Oltre ai molti che si occupano di comunicazione sportiva attraverso blog e siti e hanno continuato a collaborare saltuariamente con Sky, Giorgio Scorsone, che ha partecipato alla prima edizione del corso, fa parte dello staff di comunicazione di Sky. Filippo Morandi, dopo la School, ha partecipato al contest per telecronisti condotto da Simona Ventura arrivando in finale e in seguito è entrato nel gruppo di comunicazione della Ferrari.